Bambini: se non fanno la nanna è colpa di mamma e papà

Uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità ha spiegato che i disturbi del sonno dei bambini hanno sempre cause ambientali. Quindi se il bimbo non fa la nanna è colpa dei genitori

Bambini: se non fanno la nanna è colpa di mamma e papà

Ogni notte un dramma, quando i bambini non vogliono fare la nanna. I papà e le mamme di pargoli afflitti da disturbi del sonno conoscono molto bene il problema, e quanto sia arduo riuscire a far addormentare i figli piccoli che proprio non ne vogliono sapere di usare le ore notturne per riposare. E allora bisogna escogitarle tutte: dalla musica rilassante alle fiabe della buonanotte, dai giri in auto alle 2 del mattino alle dosi da cavallo di camomilla concentrata. Eppure nulla, il bimbo, a stare buono buono nel suo lettino, per dormire placidamente, non ci sta.

Così, forse, per i genitori è più facile pensare che il proprio piccino abbia qualche problema genetico, magari un piccolo deficit non grave tale per cui il meccanismo del sonno, nel suo cervello, non scatta al momento giusto. Purtroppo, o per fortuna, ora giunge uno studio condotto dall’Istituto Nazionale di Sanità, pubblicato anche sulla prestigiosa rivista Pediatrics, che spazza via qualunque dubbio: se il bambino fatica a dormire la notte, le cause sono di tipo ambientale.
 
In altri termini, è colpa di mamma e papà e delle cattive abitudini che questi ultimi consentono loro, come il permettere di infilarsi nel lettone dei genitori tutte le notti. Durante la prima infanzia, infatti, l’igiene del sonno è molto importante, ed è possibile impostarla correttamente solo avendo cura di stabilire delle regole da seguire tassativamente.
 
Importanti sono tutti i momenti preparatori alla nanna, che devono assumere le caratteristiche di un vero e proprio rito. Rispettare gli orari (quindi a letto sempre alla stessa ora, tranne qualche strappo occasionale), una camomilla o del latte tiepido per conciliare il sonno e, magari, una bella fiaba raccontata dal genitore o una dolce ninna nanna, possono essere un buon modo per cominciare.

Parole di Paola Perria