Amy Winehouse avrebbe compiuto 28 anni il 14 settembre, e l'ultimo regalo è anche l'ultimo, splendido duetto...

E’ uscito il 14 settembre, giorno in cui avrebbe compiuto 28 anni l’ultimo duetto di Amy Winehouse. La cantante interpreta il classico “Body and Soul” col grande Tony Bennet.

Fa venire i brividi questo ultimo regalo musicale di Amy Winehouse, la talentuosa e sfortunata cantante britannica che ci ha lasciato il 23 luglio scorso, per cause ancora tutte da chiarire. Avrebbe compiuto 28 anni il 14 settembre, se la sua vita non fosse finita improvvisamente quella notte d’estate, nell’abitazione londinese dove Amy è morta sola, forse per una overdose, forse per un mix di alcol e medicinali, forse per un ansiolitico… Non so se sapremo mai veramente cosa accadde alla meravigliosa interprete di Rehab, ma sicuramente non ci stancheremo mai di riascoltare i suoi successi e la sua calda, profonda, emozionante voce blues.

A tal proposito, forse come estremo, struggente regalo di compleanno, proprio il 14 settembre è uscito l’ultimo duetto registrato da Amy con uno dei suoi miti musicali, il fantastico Tony Bennet, uno dei più grandi e longevi interpreti della grande tradizione musicale americana.
 
Si tratta dell’interpretazione, a due voci, di un brano classico del repertorio Soul-Jazz – come rivela la stessa Winehouse, uno dei preferiti di suo padre – “Body and Soul”, incisa lo scorso marzo negli studi Abbey Road (quelli dei Beatles) di Londra. Che dire di questo duetto… fa venire i brividi, e basta.
 
Amy è al meglio, rilassata e davvero contenta, a suo agio con una leggenda della musica come Tony Bennet, e la sua voce è magnifica. “Amy era una delle artiste più determinate e professionali con cui abbia mai collaborato – ha affermato Bennet parlando del duetto – piena di talento e molto spontanea.
 
Questa sensazione si percepisce in ogni nota che canta su Body and Soul. Era veramente un talento raro”. Un’artista “maledetta”, Amy Winehouse, come altre leggende del rock morte troppo presto, di cui ancora sentiamo la mancanza. Sarà così anche per lei, entrata già nell’olimpo degli artisti senza tempo, indimenticabili.

Parole di Paola Perria