Amministrative 2016, la preferenza di genere: come funziona in cabina elettorale

Le elezioni amministrative italiane del 2016 si terranno il 5 giugno 2016 in 1311 comuni.

Amministrative 2016, la preferenza di genere: come funziona in cabina elettorale

Le elezioni amministrative italiane del 2016 si terranno il 5 giugno 2016 in 1.311 comuni. Per il turno di ballottaggio si tornerà a votare il 19 giugno. Si voterà in ventisei comuni capoluogo di provincia e in sette comuni capoluogo di regione: Roma, Milano, Bologna, Cagliari, Milano, Napoli, Torino e Trieste. Come era già successo alle elezioni amministrative 2013, i cittadini dei comuni superiori ai 5.000 abitanti potranno esprimere due preferenze per i consiglieri comunali purché riguardanti candidati di sesso diverso così stabilito dalla legge numero 215 del 23 novembre 2012, che promuove il riequilibrio delle rappresentanze di genere nelle amministrazioni locali.
La legge numero 215 del 23 novembre 2012 prevede infatti una duplice misura: la quota di lista e la doppia preferenza di genere. Per quanto riguarda la prima misura, la legge stabilisce che nelle liste dei candidati nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore a due terzi sottolineando che solo nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti il mancato rispetto della quota può determinare la decadenza della lista. Invece per i comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti è previsto che nelle liste dei candidati sia assicurata la rappresentanza di entrambi i sessi.

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Per quanto riguarda la doppia preferenza di genere, la legge consente all’elettore di esprimere due preferenze purché riguardanti candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.

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Buon voto a tutti!