Amicizia, questione di geni

Gli amici si somigliano davvero, nel profondo: secondo una ricerca Usa anche i loro dna sono molto simili.

Amicizia, questione di geni

E se anche l’amicizia fosse una questione di geni? Stando alle evidenze emerse nel corso di una ricerca a stelle e strisce l’espressione popolare “chi si somiglia si piglia”, anche nel caso dell’amicizia e non solo nelle relazioni amorose, potrebbe avere un fondamento scientifico. Infatti, confrontando più di un milione di corredi genetici gli esperti hanno scoperto che i Dna degli amici sono simili.

Sarà questione di “affinità elettive”, di similitudini sia di pensiero sia di comportamento, ma gli amici si scelgono, più o meno consapevolmente, anche in base al corredo genetico, al Dna, per una sorta, forse, di attrazione automatica e poco razionale. A disegnare i contorni di una nuova, e mai esplorata prima d’ora, genetica dell’amicizia un team di scienziati d’oltreoceano, dell’Università della California di San Diego e della Yale University, nel corso di uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Pnas.

Gli esperti hanno analizzato 1,5 milioni di marker di varianti genetiche, basandosi sui dati del Framingham Heart Study, ma non solo. Hanno studiato con attenzione 1932 soggetti, concentrando l’analisi sui dna delle coppie di amici, per poi confrontare e incrociare i dati con coppie di estranei non legati da vincoli di parentela. Cosa hanno scoperto? Che tra gli amici esistono legami ben più profondi di quelli evidenti, come l’affetto: sono emersi legami e somiglianze inaspettate tra le persone amiche, che hanno somiglianze genetiche come se fossero parenti alla lontana, cugini di quarto grado legati da alcuni avi in comune.

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Parole di Camilla Buffoli