Alfie Evans come Charlie Gard, i giudici: 'Staccate la spina'

L'Alta Corte di Londra ha dato il via libera al distaccamento dei macchinari che tengono in vita il piccolo di 21 mesi, affetto da una patologia neurodegenerativa. La motivazione addotta dai giudici è che perseguire finalità terapeutiche sul minore sarebbe 'scorretto e disumano'. Il caso scuote l'opinione pubblica, dopo quelli di Charlie Gard e Isaiah Haastrup.

Alfie Evans come Charlie Gard, i giudici: ‘Staccate la spina’

Per Alfie Evans i giudici hanno deciso: “Staccate la spina”. Come Charlie Gard, il piccolo, affetto da una patologia neurodegenerativa, è tenuto in vita grazie ai macchinari. A esprimersi sulla vicenda, dando il via libera allo spegnimento delle macchine, l’Alta Corte di Londra. La motivazione addotta è che perseguire un trattamento terapeutico sul piccolo sarebbe “scorretto e disumano”.

Alfie Evans come Charlie Gard e Isaiah Haastrup

Alfie Evans ha 21 mesi e vive attaccato a dei macchinari che gli consentono di restare in vita. La sua patologia è particolarmente aggressiva, di tipo neurodegenerativo, e i giudici dell’Alta Corte di Londra hanno detto che si può staccare la spina.
I genitori del bimbo, Tom e Kate Evans, giovanissimi, hanno tentato il tutto per tutto al pari dei genitori del piccolo Charli Gard, deceduto lo scorso 28 luglio dopo una sentenza di interruzione dei trattamenti.
Il papà e la mamma di Alfie avevano persino invocato un trasferimento del figlio al Bambino Gesù di Roma, senza successo.

La lettura della sentenza sulla vita di Alfie

La madre del piccolo Alfie ha lasciato l’aula e il padre si è abbandonato ad un pianto disperato, dopo la lettura della sentenza della Corte londinese.
I genitori potrebbero ricorrere in appello contro il verdetto dei giudici, chiamati a esprimersi sul caso tramite una richiesta formulata dall’ospedale Alder Hey’s Children Hospital, dove il bimbo è ricoverato.
La struttura sanitaria proseguirà nei trattamenti palliativi al minore, supportando la famiglia in questo delicatissimo momento. Lo rendono noto fonti ospedaliere, da cui per prime era partito il quesito sulla necessità di tenere il piccolo in vita in quelle limitative condizioni.
Nemmeno un mese fa, un nuovo caso Gard scosse il Regno Unito: si tratta del piccolo Isaiah Haastrup, il bambino di 11 mesi per cui i giudici hanno disposto lo spegnimento dei macchinari.

Parole di Giovanna Tedde