A quanti anni si può dare lo smartphone ai nostri figli?

Ogni giorno ci capita di vedere un bimbo che tiene tra le mani un device, che sia smartphone o tablet, magari per giocarci o per "simulare" ciò che fanno mamma e papà. Ma qual è l'età giusta per permettere ai nostri figli di usare questi dispositivi? E come insegnargli un corretto utilizzo?

A quanti anni si può dare lo smartphone ai nostri figli?

Foto Pixabay | 46173 / 32

C’è una domanda che vale la pena porsi quando si tratta di telefonini e pc, tablet e soprattutto Internet e infanzia: a quanti anni permettere ai nostri figli di accedere a queste “diavolerie” della tecnologia e scoprirne la galassia con occhi curiosi? Dietro l’angolo tanti dubbi e una certezza: i bimbi di oggi sempre più spesso, e sempre più piccoli, usano con una certa dimestichezza questi device e si arrabbiano se non viene loro concesso di utilizzarli. Ma ci sono insidie e pericoli da conoscere per mamme e papà, comunque per tutti gli adulti che devono supervisionare all’accesso dei piccini a questi dispositivi. Qual è allora l’età giusta per loro e come educarli a una giusta fruizione?

L’allarme innescato dal fenomeno Blue Whale deve spingere a chiedersi che cosa possiamo fare per evitare derive e tragedie. Come possiamo tenere i nostri figli al sicuro, quando non sappiamo nemmeno cosa c’è nei loro telefonini? Possiamo d’altra parte tenerli al riparo privandoli di un mezzo ormai essenziale di comunicazione – e forse anche espressione – per la loro generazione? Alla luce dei dubbi che attanagliano molti genitori, ecco alcune considerazioni da fare per decidere a che età dare lo smartphone ai propri figli.

Fino ai 3 anni

Gli studiosi ritengono che fino ai 2 o 3 anni sia da evitare l’utilizzo di smartphone e tablet, dal momento che spesso diventa una comoda via d’uscita per i genitori per intrattenere il figlio, mentre sbrigano altre faccende, un po’ come se i device fossero una “baby sitter”. Quando si è così piccoli, l’uso prolungato può portare al rischio di isolamento e alla scarsa percezione degli stimoli circostanti. Sebbene il tablet favorisca alcuni processi di memorizzazione anche nel bambino più piccolo, come sbloccare lo schermo o inserire la password, non consente al piccolo di fare esperienze tattili o sensoriali e lo induce a diventare pericolosamente passivo. Più facilmente non risponderà neppure al richiamo dei genitori, né vorrà saperne di “abbandonare” il suo aggeggio preferito per dedicarsi ad altre attività.

Fino alle scuole elementari

Ai bambini più grandi si può concedere, di tanto in tanto, l’utilizzo di smartphone o tablet, avendo cura di verificare che i giochi siano adatti all’età e di monitorare il tempo che trascorrono con i dispositivi. Secondo alcuni studiosi, per i bambini tra i 2 e i 5 anni sarebbe bene non superare un’ora al giorno anche davanti alla tv, scegliendo sempre programmi e giochi di alta qualità adatti ai minori e interagendo costantemente con loro per mantenere il “contatto” con la realtà che li circonda.

Dai 6 anni: tablet o smartphone?

Quando nostro figlio compie 6-7 anni, è preferibile il tablet allo smartphone, selezionando applicazioni e giochi educativi. Anche in questo caso è bene monitorare il tempo di utilizzo: una regola potrebbe essere quella di non superare i 20 minuti al giorno e soprattutto mai lasciarli soli. Infatti, anche per i bambini più grandi, bisogna evitare di creare una dipendenza che li porti a isolarsi con ripercussioni più o meno severe sui livelli di attenzione e concentrazione, nonché sulla regolazione del sonno e sulla interazione sociale.

Dalle scuole medie in poi…

Con l’ingresso alle scuole medie, l’approccio cambia: a 11 o 12 anni il bambino non è più un individuo “passivo”, ma è in grado di cogliere il disappunto dei genitori se passa troppo ore al telefonino. Qui mamme e papà hanno un ruolo chiave e dovrebbero cercare di trasmettere ai propri figli un ordine di priorità, incoraggiandoli a stare di più con gli amici. Quando iniziano a muoversi da soli, magari nel tragitto casa-scuola, il telefonino può essere un bel regalo, anche pensando alla sua sicurezza e alla nostra serenità di genitori, ma la parola d’ordine è una: non esagerare.

Un consiglio importante!

Un suggerimento importante, affinché i bambini non si imbattano in siti non adeguati alla loro età: impostare tutti i blocchi di controllo sullo smartphone per evitare abbiano accesso a Internet nella sua interezza. Questo non vuol dire che i device debbano essere demonizzati, ma occorre investire tempo ed energie in una sana educazione al loro utilizzo e nella creazione di un “ambiente digitale” il più possibile sicuro.

Parole di Giovanna Tedde