Vittime dell'acido, nasce un centro di riabilitazione a New Dehli

A New Dehli è stato inaugurato il centro di riabilitazione per donne vittime dell'acidoIn, grazie alla donazione della Magneti Marelli Powertrain. Il centro è seguito dall'ong Make Love not Scars gia impegnata nel combattere la piaga dell'acido. Chiede anche la sospensione della vendita

Vittime dell’acido, nasce un centro di riabilitazione a New Dehli

donne acido indiaTorniamo a parlare della tristemente nota pratica dell’acido in India in occasione dell’inaugurazione di un centro a New Dehli per donne vittime di tale barbaria. In India purtroppo non si finisce mai di parlare di episodi di violenza sulla donne, dalla violenza sessuale alla violenza fisica. Quella dell’acido è una piaga orribile e che condanna le donne non a morire subito ma a vivere una vita di dolore ed umiliazioni. L‘escalation di violenza in India è preoccupante: è di solo un mese fa la terribile notizia della 15enne bruciata viva proprio nella Giornata Internazionale della Donna.

La pratica dell’acido

Secondo l’Acid Survivors Trust International, in India ogni anno si verificano almeno mille violenze di questo tipo, di cui la maggior parte non viene denunciata. Nonostante queste cifre allarmanti per di più sottostimate, il paese non ha messo a punto alcuna legge al riguardo. E la situazione non è migliore in altri paesi musulmani: sempre secondo l’Associazione in paesi come India, Pakistan e Bangladesh sarebbero le guide spirituali ad incoraggiare tale pratica verso quelle donne colpevoli di usare il cellulare o uscire senza il permesso dei mariti. Tanto per citare un altro paese, in Colombia l’aggressione con acido nemmeno rientra nei reati ma in una semplice aggressione personale. Anche in Italia questa piaga è diventata frequente negli ultimi anni: ce lo confermano i nomi per mesi nella cronaca di Martina Levato, Lucia Annibali..

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Ritornando all’India, nel paese vennero introdotte pene più severe per gli atti di violenza femminile a partire dal 2013 dopo il caso di “Nirbhayala ragazza coraggio ma purtroppo la strada è ancora lunga. La ragazza uscendo dal cinema venne seviziata da un branco di sei persone e morì per le violenze subite. La storia scosse l’opinione pubblica e portò un inasprimento di pena nel codice legislativo indiano.
Qui però dobbiamo fare i conti su come è concepita l’idea di famiglia e di donna in India. Secondo la religione induista il matrimonio è l’unica via salvifica per la donna, che diventa completamente soggetta e sottomessa al marito. Se la famiglia della sposa non riesce ad onorare la dote, spesso sono le donne a pagare questo disonore con la violenza. E pagano con la vita qualsiasi forma di ribellione. Non bastano pene più severe quindi, si dovrebbe scalfire qualcosa di più profondo, ossia quella concezione millenaria della donna, che la vede una proprietà dell’uomo dalla nascita alla morte.
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Il centro di riabilitazione e di formazione

Sono molte le Ong che si occupano di alleviare sofferenze femminili in India, per coloro che ormai sono espulse da qualsiasi contesto di pietà umana. Una di queste è Make Love not Scars (fate l’amore, non cicatrici) e ne parliamo perché nei giorni scorsi ha inaugurato a New Dehli un centro di riabilitazione per donne sfregiate dall’acido. Notizia che ci rende felici e ci fa piacere sapere che è stata creata grazie ad una donazione di un’azienda italiana: la Magneti Marelli Powertrain. Il centro prevede l’attivazione di corsi professionali e di lingua inglese. Le donne potranno imparare informatica e conseguire qualificazioni. Lo scopo è quello di permettere alla donne vittime dell’acido di emanciparsi, imparare un mestiere e rendersi indipendenti economicamente, ma anche semplicemente riacquistare fiducia in loro stesse. La vita dopo una tale aggressione non è più la stessa, non ci si riconosce più in un volto o in un corpo martoriato che ti ricorderà sempre l’atrocità subita.. Spesso non si sopporta più questa convivenza coatta.

Anche la tenace Fakra Younas, la donna pakistana che viveva in Italia, sfregiata per aver chiesto il divorzio, nonostante le sue battaglie e la voglia di vivere alla fine capitolò. Era l’icona dell’emancipazione femminile, venne a vivere nel nostro paese per ricominciare, ma alla fine il dolore, la depressione e la sofferenza dovuta alla discriminazione hanno avuto la meglio. Il suo dolore è rimasto indelebile nelle pagine di “Il volto cancellato”

Fermare la vendita dell’acido

La coordinatrice del centro di riabilitazione inaugurato è una giovanissima donna che fu sfregiata anni fa dall’uomo che aveva rifiutato come sposo e che ottenne una sentenza storica possiamo dire: anche se ha dovuto lottare con la burocrazia ha ottenuto il risarcimento delle spese mediche. Se verrà applicato sistematicamente sarebbe già un grandissimo passo in avanti perché in India le cure all’ospedale si pagano e la beffa è che alcune donne si sono indebitate per poter curare ferite provocate da uomini violenti. Nonostante sia di recente inaugurazione, al centro ci sono già 60 vittime seguite e pronte ad iniziare una nuova vita.
Un punto però importante da combattere è quello della vendita dell’acido, facilmente reperibile in India e a prezzi davvero bassi. Ci sono state varie petizioni per chiederne la sospensione, non ultima la famosa campagna su Youtube Beauty Tips with Reshma lanciata dall’Ong che ha creato il centro di riabilitazione. Nel video la giovane Reshma di Mumbai con il viso sfregiato, fornisce lezioni di trucco e poi invita a firmare la petizione contro la vendita al pubblico di acido.
La speranza è quella di non avere più bisogno di un centro del genere tra alcuni anni perché non ci saranno più vittime di tali barbarie.

GUARDA LA IMMAGINI DI DONNE SFIGURATE DALL’ACIDO

Parole di Lavinia Sarchi