Tumori alle ghiandole salivari, sintomi e cure

I tumori che possono colpire le ghiandole salivari sono poco conosciuti, e anche difficili da diagnosticare precocemente perché asintomatici. Si manifestano come piccoli noduli.

Tumori alle ghiandole salivari, sintomi e cure

Oggi parliamo dei tumori alle ghiandole salivari, un tipo di neoplasia poco nota, così come, in generale, sono poco note le forme tumorali che colpiscono la testa e il collo. A spiegarci qualcosa di queste specifiche patologie è il dott. Mohossen Ansarin, del Reparto di chirurgia cervico-facciale presso L’Istituto europeo di Oncologia di Milano. Innanzi tutto, ci dice l’esperto, è necessario distinguere le ghiandole salivari maggiori – parotide, ghiandola sottomandibolare e ghiandola sottolinguale – dalle minori, praticamente sparse lungo tutta l’ampiezza del cavo orale.

Sono soprattutto queste ultime ad essere a rischio di sviluppare tumori, sia di natura benigna che maligna, che si manifestano come piccole tumefazioni sotto la lingua, oppure dietro la mandibola all’altezza dell’orecchio, nel palato superiore o inferiore. Il problema è che si tratta di piccole escrescenze asintomatiche, di cui ci si accorge solo quando diventano abbastanza grandi da essere notate e da generare qualche sospetto.
 
In fase iniziale, infatti, non sono dolenti (cosa che le differenzia da un rigonfiamento dei linfonodi, ad esempio), ma tuttavia si “sentono”. Se, perciò, ci rendiamo conto di percepire delle piccole tumefazioni che non scompaiono nel tempo, la cosa migliore da fare è recarci dal medico e farci prescrivere un’ecografia al collo e alla testa. Una volta fatta l’ecografia e appurato che esiste un nodulino nella ghiandola, si procederà ad una biopsia attraverso la tecnica dell’ago aspirato, che permetterà di scoprire la natura della piccola massa.
 
Qualora la diagnosi fosse positiva (nel senso che ci troviamo proprio ad avere a che fare con un cancro), allora la cura sarà di tipo chirurgico, e l’intera ghiandola colpita dovrà essere asportata. Insomma, come sempre in questi casi, prima si agisce, meglio è, perciò se doveste percepire qualcosa di “nuovo” nella vostra bocca, non temete di andare subito dal medico per una valutazione tempestiva.

Parole di Paola Perria