Terremoto in Centro Italia: gli angeli della tragedia e le loro storie

Nella tragedia, nella sofferenza causata dal terribile sisma che ha colpito e devastato l'Italia Centrale, ci sono anche degli angeli. Sono i soccorritori: Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Forze dell'Ordine. Sono anche i volontari, gente comune che decide di partire e andare a portare il proprio aiuto, ma anche i tantissimi cani che sono riusciti a salvare fin'ora 60 persone vive dalle macerie.

Terremoto in Centro Italia: gli angeli della tragedia e le loro storie

Nella tragedia e nella distruzione che ha portato il terribile terremoto nel Centro Italia ci sono anche degli angeli: sono i soccorritori che lavorano giorno e notte instancabilmente per salvare vite umane. Sono i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, la Croce Rossa, l’Esercito, le forze dell’ordine, i volontari e i nostri amici a quattro zampe.
Una macchina impressionante che è cominciata a muoversi pochi minuti dopo la violenta scossa delle 3.36 di magnitudo 6.0 che ha devastato il Centro Italia. Tutti che senza sosta danno il loro contributo innanzitutto per trovare ancora persone vive tra le macerie, ma anche per assistere gli sfollati, evitare episodi di sciacallaggio.
I Vigili del Fuoco impegnati attualmente nelle aree colpite dal sisma, quindi Amatrice, Accumoli, Pescara del Tronto e Arquata, sono 2027 con 400 mezzi. Un numero che può aumentare in caso di bisogno, come ha reso noto il prefetto Bruno Frattasi , capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco. Fin’ora hanno estratto vive 215 persone, insieme ad altre 23 tratte in salvo dal soccorso alpino. Scavano, durante il giorno ma anche nella notte, a mani nude, con le pale e sono loro a dire ai giornalisti che c’è ancora speranza di trovare altri superstiti. Compiono dei miracoli e quando riescono a tirar fuori dal cumulo di macerie una vita la gioia e l’emozione è indescrivibile, come il commuovente salvataggio della piccola Giorgia.

Tutto l’esercito dei soccorritori, che arriva a 5400 persone impegnate, non sarebbe possibile se non ci fosse la Protezione Civile: è questa a coordinare tutte le istituzioni, gli enti, i corpi statali ed è il nostro punto di riferimento sia per le notizie che il coordinamento di tutte le azioni e gli aiuti. Nella notte della scossa di mercoledì, la Protezione Civile si è riunita con il comitato speciale e Palazzo Chigi e ha subito attivato numeri di emergenza e al momento chiede celle frigorifere per mantenere i cibi e tutti i beni di prima necessità arrivati ( per info e donazioni 3477520130).
Roma, raccolta di generi di prima necessità da parte della Protezione Civile per sisma
Le forze dell’ordine, che includono Carabinieri, Polizia di Stato, Forestale, sono state impiegate per presidiare i luoghi dove ci sono stati i crolli, dove ci sono case sommerse dalle macerie per contrastare il ripugnante fenomeno dello sciacallaggio. Hanno già arrestato un pregiudicato che tentava di rubare da un’abitazione e che ha così evitato il linciaggio da parte della folla.
Il ministero della Difesa, coordinandosi con la Protezione Civile, ha subito mobilitato l’Esercito con 350 uomini e mezzi speciali come ruspe, mezzi pesanti, torri di illuminazione. Subito presenti dunque anche i nostri militari, che in un primo momento hanno aiutato la popolazione insieme ai Carabinieri, mettendo anche a disposizione posti letto nelle caserme. Successivamente hanno iniziato a lavorare con i loro mezzi per spazzare via le macerie. Insomma anche in questo caso, un lavoro di concerto e una sinergia perfetta. Tutti questi uomini e donne rischiano anche la propria vita: la terra continua a tremare e solo in questa nottata si sono registrate 928 scosse.

I cani: eroi che salvano vite

Terremoto in centro Italia, i soccorritori ancora all'operaPer le 238 persone estratte vive dalle macerie un contributo importante è stato dato dai nostri amici a quattro zampe: i cani delle unità cinofile, con il loro fiuto, riescono ad individuare gli esseri umani sotto le macerie, vivi, in stato di incoscienza e purtroppo anche quelli morti. Per l’Ucis (Unità Cinofile Italiane da soccorso) i cani impegnati ad Amatrice, Arquata del Tronto ed Accumoli sono più di 40. Per lo più labrador, pastori belga, tedeschi, pitbull, border collie. Sono angeli che, addestrati per questo, hanno già salvato oltre 60 anime. Sono eroi, ma anche vittime di questo terremoto: tanti di loro sono rimasti senza la loro famiglia e sembrano vagare sperduti per le città fantasma. Sono sotto shock, bisognosi di aiuto e di cure.

Il meraviglioso esercito della gente come noi: i volontari

Infine ci sono i tantissimi volontari: persone come noi, che fanno un altro lavoro nella vita ma che decidono di partire per portare il loro aiuto alla popolazione colpita dal sisma. C’è stata una mobilitazione senza precedenti ed anche questo è uno degli aspetti positivi che possiamo cogliere. La meravigliosa macchina della solidarietà infatti ancora una volta si è messa subito in moto. I volontari sono medici, psicologi, le associazioni, ma anche persone comuni. C’è chi ha deciso di andare sui luoghi per scavare, per aiutare nelle tendopoli, chi è impegnato nella raccolta di beni di prima necessità, chi ha messo a disposizione le proprie strutture per ospitare gli sfollati.
Forte terremoto in centro Italia
Siamo anche tutti i noi i volontari che possiamo donare ad esempio soldi: l’sms attivato dalla Protezione è il 45500 per devolvere 2 euro, ma ci sono anche conti bancari dove poter fare donazioni. Immacolata Postiglione, capo ufficio stampa della Protezione Civile, nel corso dell’ultimo incontro con i giornalisti è stata molto chiara: cibo e vestiti per ora non servono, meglio donare soldi.
Un altro aiuto concreto che possiamo dare è quello di sostegno a Telefono Azzurro che ha attivato la raccolta di giochi e materiale didattico da distribuire ai bambini del posto e c’è anche l’opportunità di unirsi come volontari al Team di Emergenza. In questo caso si può contattare il numero 800.090.335. I bambini sono i tra i soggetti più colpiti e il sostegno psicologico è fondamentale.
Insomma tutti noi possiamo in qualche modo alleviare questa atroce sofferenza e l’importante è continuare a farlo anche quando i riflettori su questa tragedia saranno spenti.

Parole di Lavinia Sarchi