Svezzamento bambini: quando inserire il formaggio nella dieta

Quando si può cominciare ad inserire il formaggio nella dieta del bambino? A sei mesi, quando inizia lo svezzamento la mamma può sciogliere un cucchiaino di parmigiano nella pappa.

Svezzamento bambini: quando inserire il formaggio nella dieta

Parliamo di svezzamento e di alimenti da inserire nella dieta dei bambini. Come le mamme sanno bene, è molto importante il momento in cui i vari cibi vengono introdotti nell’alimentazione quotidiana del bebè, perchè se si accelerano i tempi, potrebbe insorgere il rischio di provocare allergie verso quell’alimento specifico, con tutte le conseguenze del caso! I pediatri insistono molto a tal proposito, soprattutto quando si tratta di cominciare a far mangiare al piccolo cibi altamente allergizzanti, come ad esempio le uova o la frutta secca.

Oggi, però, parliamo di formaggio, un alimento preziosissimo per i bambini nell’età della crescita, fonte di calcio e di proteine nobili, indispensabile per lo sviluppo osseo e la dentizione. Come e quando si può cominciare a svezzare il proprio neonato con il formaggio? Come per tutti i cibi, l’inserimento della dieta quotidiana deve essere graduale, inoltre, non tutti i formaggi vanno bene in principio. Al compimento dei sei mesi – l’età media in cui i pediatri consigliano di iniziare lo svezzamento – potete aggiungere un cucchiaino raso di parmigiano reggiano grattugiato, o grana, non molto stagionati, nella pappa.
 
Il mese successivo via libera ai formaggini fatti apposta per la prima infanzia (quelli omogeneizzati), ma, anche in questo caso, con gradualità. Inizierete con un cucchiaino, poi mezzo vasetto, infine l’intero vasetto (sempre sciolto nella pappa), con una frequenza di 2-3 volte alla settimana. Quando il vostro bimbo avrà compiuto gli 8-9 mesi di vita, potete iniziarlo ai formaggi freschi, leggeri, come i caprini (la cui digeribilità è nota), o la ricotta vaccina.
 
Il gusto delicato di questi formaggi sarà molto apprezzato dal palato ipersensibile del piccolo, e la consistenza cremosa andrà ad arricchire le pappe, diciamo 1-2 volte a settimana. Cominciando con un cucchiaio e terminando (alla fine del nono mese) con una quantità di 30 g per volta. Ora il vostro cucciolo ha un anno, e i tempi sono dunque maturi per deliziarlo con produzioni d’eccellenza del vasto “parco formaggi” del territorio italiano. Parlo della mozzarella di bufala (o il fiordilatte, naturalmente), formaggi a pasta filata da inserire con moderazione nella dieta perchè molto ricchi di grassi e un po’ meno digeribili degli altri che il bimbo già conosce.
 
Di seguito, pian piano e sempre rispettando i gusti e le esigenze del piccolo, potete offrire anche le altre tipologie di formaggio, sempre tenendo presente che si tratta non di un contorno, ma di un alimento altamente energetico che deve costituire un’alternativa alla carne, al pesce, ai legumi e alle uova. Di conseguenza, come fonte di proteine e grassi, andrà consumato non più di 2-3 volte alla settimana.

Parole di Paola Perria