Di Serena Vasta | 13 Aprile 2009
Mi sono sempre chiesta come si fa a ricordare i sogni, un pò per pura curiosità, un pò perchè quando al mattino la sveglia stronca tutto mi dispiace, rimango con quel qualcosa di incompleto che poi inevitabilmente influenza la giornata, o almeno la prima parte della mattina. Vediamo insieme a cosa può servire ricordare i sogni e come farlo.
Svegliarsi con la luna storta o euforici, pensare a qualcuno appena apriamo gli occhi, avere delle “strane sensazioni” sono tutte emozioni e sensazioni che vengono attribuite al “subconscio” ma questo sconosciuto è pur sempre una parte di noi, del nostro essere e ovviamente si alimenta delle nostre sensazioni consce, è un filo doppio quello che collega i sogni alla realtà e la realtà ai sogni.
La nostra mente è piena di simboli che possiamo decidere di ignorare oppure provare a capirli, nel secondo caso è anche un modo per conoscersi e capirsi, sia per quello che facciamo che per quello che poi nella realtà non viene espletato. Tra l’altro le aree del cervello coinvolte nell’elaborazione dei sogni corrispondono a quelle implicate nella memoria e nelle emozioni, quindi un parallelismo deve esserci necessariamente ed è fondato su fatti e sensazioni reali.
Ricordare i sogni è una capacità che varia da persona a persona e che a volte capita e altre no, io ad esempio a volte li ricordo, a volte li ricollego, a volte la sera quando sono molto stanca e sto ancora lavorando mi riaffiorano i sogni della sera prima.
In generale per aiutare i sogni a non svanire al primo raggio luce ci sono delle piccole accortezze che potete avere:
- Rendete il risveglio il più dolce possibile, svegliatevi lentamente e non focalizzate la mente sulle mille cose che dovete fare durante la giornata, vi aiuterà a tenere a mente dettagli e sensazioni.
- Per tenere a mente un sogno cercate di fare delle associazioni di idee, vi aiuteranno a “legarli” a qualcosa che la vostra mente può raggiungere.
- Tenere un taccuino per appuntare frasi, parole e simboli può aiutarvi a tenere vive le sensazioni inconsce anche nella vita reale e soprattutto può essere una buona occasione per interpretarsi e trovare parallelismi con la quotidianità.
Due cose che aiutano l’autocoscienza di sè sono, scrivere i vostri sogni, sempre sul solito taccuino, e per quelli che al risveglio rimangono irrisolti o interrotti creare un finale, una conclusione, un lieto fine, vi farà stare più tranquilli e sereni.
Foto da:
oltreilcancello.files.wordpress.com
lindy11.blog.excite.it
salute24.ilsole24ore.com
Parole di Serena Vasta