Pubblicità sessiste d'altri tempi: tra angeli del focolare e femme fatale [FOTO]

La pubblicità sessista d'altri tempi proponeva modelli femminili stereotipati proprio come accade oggi. Allora però ad andare di moda erano soprattutto le casalinghe!

Pubblicità sessiste d’altri tempi: tra angeli del focolare e femme fatale [FOTO]

Se pensate che la pubblicità dei tempi attuali sia discriminante nei confronti del sesso femminile, non avete forse presente i nostalgici spot sessisti degli anni del boom! Ci sono stati tempi in cui la donna, sotto altre vesti, è stata trattata alla stregua di un animaletto da compagnia o da semplice donna delle pulizie! La rassicurante immagine di angelo del focolare andava di pari passo con la crescita dei consumi: trovare sotto l’albero di Natale uno splendente elettrodomestico doveva rendere la brava mogliettina eternamente riconoscente al devoto marito!

Spot sessisti vintage

Nostalgiche dei bei tempi perduti? Dando un’occhiata agli spot degli anni del boom probabilmente cambierete idea! Le pubblicità sessiste di allora non andavano tanto per il sottile: dalle ispezioni a forni e frigoriferi al cui cospetto la casalinga avvertiva un mancamento ai teatrini in cui la donna si sentiva onorata a servire manicaretti al suo adorato maritino! Capitava anche che una subdola violenza domestica venisse scambiata per un atteggiamento di considerazione da parte del maschio: come non poteva renderla felice una sonora sculacciata sul sedere, quando era data a fin di bene?! Ma se una parte del genere femminile era confinato nell’ambito del rassicurante limbo domestico, l’altra apparteneva alla diabolica categoria delle femme fatale, donne capaci di conquistare ogni tipologia di uomo, di cui era pericoloso fidarsi e il cui unico scopo era soddisfare i desideri sessuali del momento!

Com’è cambiata negli anni la pubblicità sessista

Se gli spot di un tempo mostravano prevalentemente casalinghe e mamme felici, quelli dei tempi moderni hanno registrato cambiamenti notevoli, che hanno però poco a che vedere con l’emancipazione femminile! Ad aver letteralmente sbaragliato lo stereotipo della “santa” è stata la donna-oggetto del desiderio, ovvero la “malafemmina” di antica memoria truccata da femme fatale. Non più madri e mogli angelicate, ma donne divoratrici di uomini tramite l’uso strumentale del sex-appeal. Le figure femminili seminude non veicolano messaggi rivolti unicamente al pubblico maschile, sono trasversali… tanto da piacere anche ai bambini! E ultimamente i loro corpi vengono persino fatti a pezzetti, privilegiando i particolari erotici come seni, glutei e labbra, che di certo non veicolano un’idea del femminile a tutto tondo! Che furbi gli uomini, ribaltando i ruoli ottengono lo stesso risultato, tenere le donne in perenne scacco per raggiungere i loro obiettivi. Chissà che non arrivi il giorno in cui saranno loro a doverci servire, scodinzolando a petto nudo con il piumino in mano!

Parole di Laura De Rosa