Di Ritana Schirinzi | 20 Febbraio 2010
Kopenhagen Fur è il nome di una famosa asta che si è tenuta in Danimarca, esattamente la più grande asta del mondo di pellicce di visone, che in barba a quanti lottano da anni contro il massacro di questi poveri animali, ha registrato una vendita da 366 milioni di dollari grazie alla dominante richiesta dei buyers cinesi.
Nonostante la crisi dell’economia globale, a Copenhagen, quest’asta a cinque stelle ha registrato vendite record specialmente grazie ai compratori cinesi.
Come ha spiegato Sander Jacobsen, portavoce della rassegna, questa vendita da primato si è ottenuta con bayers di tutti i mercati, ma soprattutto grazie a quelli del fiorente mercato cinese, dove l’ultimo inverno è stato molto freddo, e probabilmente le pressioni animaliste non sono ancora molto forti.
La forte domanda cinese di pellicce di visone registrata negli ultimi mesi, ne ha fatto lievitare i prezzi, provocando un aumento del 36 per cento all’asta dello scorso dicembre, ed un ulteriore incremento del 13 per cento in questa vendita di febbraio.
Un passo indietro per chi lotta contro questo genere di barbarie e spera nella scomparsa delle pellicce, a favore di quelle ecologiche.
Parole di Ritana Schirinzi