Nessuna adozione per i genitori con preferenze razziali

Nessuna adozione per i genitori con preferenze razziali, questo è quello che ha deciso la corte di Cassazione che ha negato d'azione ad una coppia con troppi pregiudizi.

Nessuna adozione per i genitori con preferenze razziali

Adottare un bambino dovrebbe essere in primo luogo un atto d’amore, non ci dovrebbero essere dei requisiti come per le scarpe, gli abiti e le borse. La natura non ti consente di scegliere carattere, occhi, fisionomia e religione del bambino, e allora perchè si dovrebbe poter fare con l’adozione? Proprio in questi giorni è stata negata l’adozione ad una coppia che aveva preteso di decidere troppe cose, la Corte di Cassazione ha quindi deciso che non sono idonei ad essere dei buoni genitori adottivi.

Quando si decide di adottare un bambino si possono intraprendere due strade: l’adozione nazionale e quella internazionale. Ognuna ha delle diverse procedure, di certo quella nazionale è più veloce (massimo 12 – 14 mesi) ma anche la più complessa perchè i bambini non sono molti (per fortuna). L’adozione internazionale è molto più lunga (fino a tre anni) e prevede anche un viaggio nella terra dove si trova il bambino. In questo caso i bambini sono di più ma si va incontro ad altri problemi come l’inserimento, la lingua, la scuola e il razzismo degli altri bambini… inutile negare che non si debbano fare i conti anche con queste cose.
 
In questi giorni una coppia di aspiranti genitori, che aveva tentato l’adozione internazionale ma aveva troppe “preferenze” per non chiamarli pregiudizi, si è trovata di fronte alla sentenza del tribunale dei minori della loro città. La sentenza definitiva della Cassazione ha rigettato il ricorso e gli ha esclusi da questo tipo di adozione perchè non idonei: “La Corte di Appello aveva ritenuto che tali preclusioni denotassero un atteggiamento spaventato e difensivo, di fronte a incognite che nella adozione sono possibili, se non altamente probabili, e che invece non possono sussistere affinché possa esservi quella accettazione totale e senza riserve che è il presupposto necessario per un buon incontro adottivo”.
 
Religione e colore della pelle cambiano in base al Paese e quando si chiede l’adozione internazionale queste cose vanno tenute in considerazione, inutile fare queste domande per aumentare le probabilità, se poi si vogliono bambini bianchi e cattolici.
 
L’adozione è un atto d’amore, un amore incondizionato e senza pregiudizi o “preferenze”.
 
Voi cosa ne pensate?

Parole di Serena Vasta