Microcredito femminile: come funzionano i prestiti per donne

I prestiti per le donne sono un ottimo strumento per agevolare sia l'ingresso nel mondo del lavoro che l'avvio e lo sviluppo di un'idea di impresa femminile. Il microcredito sociale interviene invece nei casi di grave disagio. Vediamo insieme come fare per ottenere i prestiti.

Microcredito femminile: come funzionano i prestiti per donne

Microcredito femminile: come funzionano i prestiti per donne. Spesso non è facile, soprattutto per il gentil sesso, riuscire ad inserirsi nel mondo del lavoro. Situazioni di particolare vulnerabilità sociale possono aumentare le difficoltà incontrate. Oppure un’idea imprenditoriale innovativa, pure se vincente, trova il suo primo intoppo nella individuazione dei capitali con cui sostenere sia le operazioni di avvio che di sviluppo dell’attività stessa. Il prestito in rosa ha lo scopo di intervenire proprio in queste circostanze, per superare gli ostacoli che si frappongono fra donne e lavoro. Vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche del microcredito e come fare per ottenere prestiti per le donne.

Diverse tipologie di prestiti

Circa i prestiti per le donne in Italia, ha riscosso grande successo l’iniziativa statale Microcredito donna, un progetto che prevede due forme di prestiti riservati al gentil sesso: uno è relativo all’imprenditoria e l’altro al finanziamento sociale. L’importo massimo erogabile varia dai 25.000 ai 10.000 euro. Le domande si presentano all’Ente Nazionale Microcredito che poi provvede a smistarle, inviandole alle organizzazioni senza scopo di lucro che hanno aderito al progetto. Tra queste, anche Pangea Onlus o il Progetto Policoro (promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana). Non ci sono garanzie particolari da esibire per ottenere il prestito ma è necessario sottoporsi ad un tutoring.

Prestiti e tutoring: un’ottima occasione per le donne

Sia per quanto concerne il microcredito sociale che per i finanziamenti imprenditoria femminile, la concessione del prestito non è subordinata a garanzie reali come ipoteche sulla casa o simili. È sufficiente usufruire dei servizi ausiliari quali l’affiancamento finalizzato alla valutazione della richiesta e poi la formazione necessaria al miglioramento delle competenze. Per il 2014, l’anno della imprenditoria femminile secondo Forbes, i prestiti per le donne potrebbero rivelarsi il gusto punto di partenza per lo sviluppo del lavoro in rosa, in modo da allungare la lista delle donne che ce la fanno, simboli del successo.

La forma dell’aiuto sociale

Altra forma di prestito è l’aiuto sociale che consente di portare significativi benefici a persone e nuclei familiari che versano in situazioni di particolare disagio. Pangea onlus, ad esempio, si occupa della creazione di una rete di sostegno per le donne indiane, capace di migliorare la vita di molte famiglie. Un progetto avviato come gruppo di risparmio collettivo, finalizzato alla creazione di fondi dai quali i membri potessero prendere prestiti utili a coprire alcune spese. Pian piano è diventata una rete autosufficiente, alla quale possono partecipare tutte le aziende che vogliono sostenere il lavoro di Pangea.

Parole di Palma Salvemini