Le donne delle Olimpiadi Sochi 2014 [FOTO+VIDEO]

Le Olimpiadi Sochi 2014 sono declinate al femminile, grazie alla presenza di importanti atlete da tutto il mondo.

Le donne delle Olimpiadi Sochi 2014 [FOTO+VIDEO]

Le donne delle Olimpiadi Sochi 2014 che vincono. Cominciano a fare incetta di medaglie e di consensi le protagoniste al femminile di queste Olimpiadi invernali. Dallo snowboard al pattinaggio, ecco le prime soddisfazioni in rosa e i primi podi da festeggiare a Sochi 2014. Dagli Stati Uniti alla Russia, ecco alcune conferme e alcune sorprese olimpiche.

Jamie Anderson, l’atleta statunitense che vola sulla neve sulla sua tavola, si è aggiudicata la medaglia d’oro nello snowboard slopestyle femminile con uno score di tutto rispetto di 95.25 e lasciandosi alle spalle la finlandese Enni Rukajarvi (argento con 92.50) e la britannica Jenny Jones (bronzo con 87.25).
 
Valentina Marchei, la meno conosciuta vice della famosissima Carolina Kostner non ha deluso le aspettative, anzi, aggiudicandosi un meritato terzo posto e una medaglia di bronzo, che vale il quarto posto per l’Italia nella classifica generale, nella prova individuale femminile di pattinaggio.
 

Il fenomeno russo, la giovanissima e super favorita Julia Lipnitkaia, ha mantenuto tutte le promesse di successo della vigilia conquistando un primo posto e una medaglia d’oro da record nel pattinaggio, con un punteggio altrettanto imbattibile di 141.51.
 
È arrivata anche la prima medaglia d’oro dello sci alpino al femminile, conquistata dalla tedesca Maria Hoefl-Riesch, che si è aggiudicata il primo posto nella supercombinata, lasciandosi alle spalle l’austriaca Nicole Hosp, a cui è andato l’argento e un secondo posto, e la statunitense Julia Mancuso, il piccolo fenomeno a stelle e strisce che si è dovuta accontentare del gradino più basso del podio e della medaglia di bronzo.
 
Il salto con gli sci fa il suo debutto al femminile e ad aggiudicarsi l’oro è la tedesca Carina Vogt; la super favorita, la giapponese Sara Takanashi, deve accontentantarsi del quarto posto e l’italiana Evelyn Insam è quinta.
 
Medaglia d’argento particolare, almeno per il clamore mediatico che ha scatenato, quella conquistata, nel pattinaggio di figura a squadre, da Meagan Duhamel, l’atleta canadese ventottenne che segue un’alimentazione vegana.
 
la Svizzera conquista due gradini del podio, il primo e il terzo nella discesa libera femminile di sci alpino, con Dominique Gisin e Lara Gut; la medaglia d’argento è andata a una delle favorite della vigilia, Tina Maze. L’italia, invece, è rimasta giù dal podio per un soffio: Laura Merighetti si è aggiudicata la quarta posizione.
 
Una medaglia di bronzo che vale un posto d’onore nella storia del pattinaggio artistico per Carolina Kostner, che si aggiudica il terzo posto a Sochi dietro la campionessa uscente, la coreana Yuna Kim, medaglia d’argento, e la russa Adelina Sotnikova, medaglia d’oro.
 
Una delle campionesse italiane che ha convinto e vinto di più è Arianna Fontana: la valtellinese ha collezionato un bel tris di medaglie importanti, l’argento nei 500 e il bronzo nei 1500 e nella staffetta.

Grandi attese confermate per la diciottenne statunitense Mikaela Shiffrin che ha scalzato Lindsay Vonn dal trono, conquistando la medaglia d’oro nello slalom a Sochi 2014: la neo campionessa olimpica a stelle e strisce è la più giovane di sempre.

Olimpiadi 2014 al femminile

07/02/2014

Le donne delle Olimpiadi Sochi 2014: tante, per alcuni Paesi addirittura più numerose degli uomini. Le Olimpiadi invernali del 2014, partite all’insegna della polemica sembrano parlare, parecchio, al femminile. Molti i nomi illustri del panorama sportivo invernale, come la slovena Tina Maze o l’italiana Carolina Kostner, ma altrettanto numerose le giovani e giovanissime nuove promesse, come la 18enne Usa Mikaela Shiffrin o la 15enne russa fenomeno del pattinaggio artistico Julia Lipnitskaia.
 
Pierre de Coubertin, il padre delle Olimpiadi moderne, il barone francese appassionato di sport che fece rinasce e rivivere gli antichi fasti dei giochi olimpici tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento, forse, non sarebbe d’accordo, ma le olimpiadi, almeno quelle invernali di Sochi 2014, sono declinate soprattutto al femminile.
 
Per la prima volta, a 90 anni di distanza dell’esordio della specialità maschile nel 1924 a Chamonix, anche le donne avranno il loro salto, dove la favorita è la 17enne giapponese Sara Takanashi.
 
Il Giappone porta, per la prima volta nella sua storia, più donne che uomini alle Olimpiadi invernali Sochi 2014: 65 atlete contro 48 atleti, la disparità è netta. Anche l’Australia punta tutto, o quasi, sulle sportive rosa, portando a Sochi 31 atlete e 29 atleti: da segnalare la campionessa Torah Bright che gareggia per difendere il suo oro olimpico nello snowboard.
 

Le atlete più attese

Tina Maze, la slovena che ha già due titoli mondiali all’attivo, è la tra le atlete più attese di Sochi 2014. Già oro ai mondiali in slalom, c’è molta attesa per le gare della 18enne statunitense Mikaela Shiffrin, come per la sua più famosa compagna di squadra, la sciatrice a stelle e strisce Julia Mancuso, che oltre a numerose medaglie può vantare anche una linea di lingerie tutta sua. Altra sportiva d’oltreoceano che fa ben sperare è Lolo Jones, prestata dall’atletica alla squadra di bob.
 
La delegazione thailandese è l’unica al mondo a poter vantare una sciatrice già famosa a livello internazionale per ben altre doti: Vanessa Mae, una violinista di successo. Attesissime anche tutte le atlete russe, e non solo per le doti sportive: da Maria Komissarova, 22enne di San Pietroburgo regina del freestyle, fino alle due bellissime del curling, Anna Sidorova e Ekaterina Galkina.
 
Tra le atlete italiane presenti alle Olimpiadi invernali di questa edizione spiccano i nomi eccellenti delle pattinatrici Carolina Kostner e Anna Lanotte, delle sciatrici Nadia Fanchini e Federica Brignone e della giovane bergamasca promessa dello snowboard Michela Moioli.
 

La polemica sull’omofobia russa

La Russia, anche per colpa (o per merito) delle Olimpiadi invernali, è sotto i riflettori mondiali per le sue leggi contro gli omosessuali. Dopo le polemiche e l’indignazione internazionale, alcuni dei Paesi e degli atleti partecipanti “ci hanno messo la faccia” in segno di protesta. Primo fra tutti il Presidente a stelle e strisce Barack Obama che ha scelto di nominare portabandiera nella cerimonia di chiusura delle Olimpiadi Sochi 2014 la campionessa di hockey a stelle e strisce Caitlin Cahow, dichiaratamente omosessuale.
[vedianche type=”video” id=”139177080216952f4bcb22955e”]

Parole di Camilla Buffoli