La Rai è pronta a cambiare la clausola di gravidanza nei contratti dei suoi dipendenti

La Rai è pronta a cambiare la clausola di gravidanza presente nei contratti dei lavoratori assunti come collaboratori, che sono moltissimi e tutti giovani, ovviamente!

La Rai è pronta a cambiare la clausola di gravidanza nei contratti dei suoi dipendenti

In questi giorni la Rai si trova in guai peggiori di quelli in cui si sono ritrovati Gianni Morandi e Adriano Celentano la scorsa settimana. Un collettivo dei giornalisti precari «Errori di stampa» ha denunciato il fatto che in molti contratti Rai c’è una clausola che consente all’azienda di licenziare nei casi in cui non si può svolgere il lavoro per cui si è pagati, tra le varie diciture c’è anche la gravidanza. E’ arrivata la risposta di Lorenza Lei che ha detto che è pronta a cambiare la clausola incriminata.

La Rai ci ha tenuto a precisare che questo tipo di contratti (che non tutelano da niente, e che io chiamo ballerini), sono destinati solo ai collaboratori, e non a tutti i suoi dipendenti. Il fatto è che tutte le persone che lavorano avrebbero diritto quanto meno alla malattia e alla gravidanza, ognuno di noi dovrebbe poter fare un figlio senza perdere il posto lavoro ma anche senza il terrore che ciò accada. Il punto è che al giorno d’oggi le aziende fanno di tutto per risparmiare (e resistere anche loro alla crisi, in molti casi) e quindi la maggior parte dei contratti sono di collaborazione, e questo si estende in tutti i campi, ciò vuol dire che quasi tutti i 25enni/40enni non hanno nessuna tutela, ne la possibilità economica di costruirsi un futuro, fare dei figli, aprire un mutuo, vivere insomma. Le tasse aumentano, gli stipendi restano sempre uguali e i licenziamenti sono dietro l’angolo, non c’è molta speranza per il futuro al momento.
 
I giornalisti precari di “Errori di stampa” hanno aperto un blog e scritto una lettera alla Lei, equiparando la clausola sulla gravidanza alle dimissioni in bianco, e come dargli torto? Il fatto che la clausola sia applicata a certe persone e non ad altre, non è una giustificazione.
 
Lorenza Lei ha risposto che è pronta a cambiare la clausola sulla gravidanza (sperando che lo faccia sul serio) ed ha dichiarato: “In ogni caso, onde evitare inutili strumentalizzazioni ad ulteriore testimonianza che la clausola in contestazione non ha il rilievo che le viene attribuito la Direzione Generale non ha alcuna difficoltà a toglierla dai contratti per una diversa formulazione che non urti suscettibilità fatta salva la normativa vigente che non che non è nella disponibilità della Rai poter cambiare”.
 
Un comunicato che non fa presagire nulla di buono, a mio parere, anche perchè le “inutili strumentalizzazioni” sono i diritti che ogni lavoratore dovrebbe avere, sono quelle piccole certezze che la sera ti fanno andare a dormire con la speranza e non con l’angoscia di un domani sempre più incerto.

Parole di Serena Vasta