La donna del futuro è bassa e robusta

Le donne del futuro, secondo un recente studio, saranno un po’ più basse di oggi, più sane, più robuste e andranno in menopausa più tardi. Ciò significa che in 10 generazioni, cioè nel 2409, la donna peserà un chilo in più di oggi, sarà alta due centimetri in meno, e andrà in menopausa 10 mesi dopo.

La donna del futuro è bassa e robusta

Gioite care amiche in continua lotta con il fisico e l’altezza, perché le donne del futuro saranno proprio come voi, secondo quanto dice un recente studio. La rivincita sta per arrivare, basta attendere….il 2409!

Le donne del futuro saranno un po’ più basse di oggi, più sane, più robuste e andranno in menopausa più tardi.
 
Lo dice uno studio condotto da Stephen Stearns della Yale University, Stati Uniti, basate sull’utilizzo di migliaia di dati su donne esaminate nel corso di tre generazioni consecutive dal 1948 in poi.
 
Ciò significa che in 10 generazioni, cioè nel 2409, la donna mediamente peserà un chilo in più di oggi, sarà alta due centimetri in meno, andrà in menopausa 10 mesi dopo.
 
Lo studio si fonda sull’idea che l’evoluzione della specie è mossa soprattutto dalla selezione riproduttiva, ovvero basata sull’individuare il soggetto come forte, in grado di sopravvivere, non il più forte, ma quello che riesce a fare più figli e quindi a passare le proprie caratteristiche fisiche ai posteri.

 
Partendo da questo assunto Stearns ha dunque considerato che le caratteristiche fisiche femminili che andranno per la maggiore nelle prossime generazioni saranno quelle delle donne che oggi fanno più figli, quelle cioè riproduttivamente migliori.
 
E ad essere risultate riproduttivamente migliori sono state quelle più basse, più paffute e con colesterolo e pressione bassi.
 
Nella società contemporanea dei paesi più sviluppati, generalmente le donne decidono per scelta di non avere figli o di avere famiglie poco numerose e di sicuro non per le proprie capacità fisiche, ma per tante altre variabili.
 
Questa scelta di non avere figli porterebbe quindi all’estinzione della donna “occidentale”, in quanto meno prolifera.
 
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