L'aborto selettivo femminile anche in Europa

L'aborto selettivo, una pratica terribile che è approdata anche in Europa, con risvolti agghiaccianti.

L’aborto selettivo femminile anche in Europa

Una triste, terribile realtà lontana, per cultura ma anche per collocazione geografica? Non proprio, l’aborto selettivo femminile, cioè la decisione di interrompere la gravidanza se il nascituro è una femmina, ha oltrepassato da un po’ i confini degli stati asiatici e caucasici in cui è un assurda tradizione da sempre. Anche in Europa, in Inghilterra, in Francia, in Norvegia e in Italia, stando agli ultimi dati, sembra che gli immigrati di origini indiane e cinesi abbiano importato questa insensata pratica di discriminazione sessuale pre-natale.

Se è femmina, meglio che non nasca

Come se la vita di una bambina valesse di meno di quella di un bambino. Come se la nascita una bimba fosse una sfortuna. Come se solo la nascita di un bimbo, maschio, valesse la pena di essere festeggiata come un lieto evento. Una concezione arcaica, assurda, barbara, discriminatoria e terribile, basata sull’inferiorità della donna. Una realtà insensata, una violenza innaturale che non può essere ignorata.
 
La discriminazione sessuale pre-natale, purtroppo, non è una sconvolgente novità dell’ultim’ora. L’aborto selettivo femminile è una pratica usuale in molti paesi asiatici, come India e Cina, ma non solo. In Azerbaijan, Armenia e Georgia, per esempio, i dati della crescita demografica dell’ultimo ventennio evidenziano una situazione preoccupante, con uno squilibrio statistico evidente tra nascite maschili e femminili, in costante aumento del 1990. Una mancanza di proporzionalità che non lascia troppo spazio ai dubbi, soprattutto in Azerbaijan, dove nascono 117 maschi ogni 100 femmine.
 
L’aborto selettivo femminile è anche europeo. Anche il Vecchio Continente rischia di diventare un luogo dove se è donna è meglio che non nasca. A far emergere questo dato un recente studio, condotto dall’Istituto Nazionale per Studi Demografici francese (Ined), che ha riscontrato la diffusione della discriminazione sessuale pre-natale tra gli immigrati di origine indiana residenti in Inghilterra e Norvegia.
 

Nessuna triste novità, purtroppo

Gli aborti selettivi sono una pratica abominevole, ma sempre più diffusa, come emerge dalla stima effettuata dalla United Nations Population Division (Unpd) e dalla U.S. Census Bureau’s International Programs Center (Ipc). I paesi in cima questa tristissima classifica? La Cina e l’India. Secondo lo studio “Children in India 2012: A Statistical Appraisal” nel 2011 sono state ben tre milioni le bambine sparite dall’India; si registrano, inoltre, 48 bambine in meno ogni 1000 maschi.

Parole di Camilla Buffoli