Jana Romanova, Waiting: 40 scatti per ritrarre la nuova generazione di giovani famiglie

Jana Romanova, nel suo progetto fotografico intitolato Waiting, ha ritratto 40 coppie mentre dormivano, per immortalare l'intimità e la gestualità della coppie, che si accoccolano e si intrecciano vicino ai propri partner per trovare un sonno ristoratore.

Jana Romanova, Waiting: 40 scatti per ritrarre la nuova generazione di giovani famiglie

Una donna in dolce attesa che si lascia cullare dal sonno, è quanto di più armonioso e dolce si possa osservare. Questo è il soggetto degli scatti fotografici realizzati dall’artista Jana Romanova, che ha deciso di immortalare prima le sue amiche e poi delle coppie contattate online, per dare espressione al suo lavoro intitolato Waiting. Sono fotografie spontanee, che ritraggono con naturalezza i soggetti dormienti, che si accoccolano e si intrecciano vicino ai propri partner per trovare un sonno ristoratore.

La particolarità del momento, l’unicità della gravidanza, porta grandi cambiamenti nella vita di tutte le coppie e delle donne in particolare, influenzando anche le abitudini legate al sonno. Molte donne sono abituate a dormire a pancia in giù, ma nel corso della gravidanza, quando la pancia cresce, non si è più libere di addormentarsi nelle posizioni preferite, perché l’importanza maggiore si riserva al piccolo in grembo. Secondo i medici, dopo il quinto mese, la posizione migliore per coricarsi, è quella di stendersi sul fianco sinistro, in modo che il bambino non gravi con il suo peso sugli organi interni della mamma.

Le foto di Jana Romanova ritraggono queste coppie nella più assoluta naturalezza, come se fossero state spiate, non c’è artificio o finzione, non c’è impostazione geometrica o simmetrie che di solito vengono rispettate per creare degli scatti piacevoli. Qui ci sono solo meravigliose mamme con i loro mariti, che si abbandonano tra i cuscini e le lenzuola. Sul suo sito web la fotografa scrive: “…quando la gente dorme non mi importa del loro aspetto, mi interessa il loro atteggiamento verso l’altro, verso la nuova vita che sta nascendo all’interno della famiglia…”.

Forme armoniose che descrivono una delle gestualità primigenie dell’essere umano, che richiamano l’opera pittorica di Gustav Klimt, intitolata “Speranza”, in cui il pittore dipinge una giovane donna incinta, per rappresentare allegoricamente il protendersi verso il futuro ed il cambiamento.

Difatti Jana Romanova diede inizio al suo progetto quando le coppie di amici più cari decisero di ampliare il nucleo familiare e avere un bambino; un cambiamento non solo per i genitori, ma anche in Jana, che percepiva intorno a sé un mutamento inaspettato che la incuriosiva e ne voleva indagare gli aspetti più intimi e profondi. Per realizzare le sue foto, dopo aver immortalato gli amici, Jana ha scritto centinaia di mail a donne in gravidanza, chiedendo se volessero essere incluse nel progetto.

Quando è stato possibile ho alloggiato nell’appartamento della coppia da fotografare per tutto il fine settimana, in modo che il giorno successivo non dovessero andare a lavorare e potessi dedicare ad una foto anche 5-6 ore di lavoro…”.

Il progetto di Jana l’ha portata ad eseguire 40 scatti, uno per ogni settimana di gestazione, e a dar origine ad un album che ritrae la nuova generazione di giovani famiglie.

Parole di Greta Capelli