Il modo migliore per gustare un buon bicchiere di vino? Ascoltando la musica che amiamo!

Se amate la musica e apprezzate una bevanda come il vino allora sappiate che si tratta di un connubio perfetto. La musica raddoppia il piacere del vino, ma solo se ci piace!

Il modo migliore per gustare un buon bicchiere di vino? Ascoltando la musica che amiamo!

E’ un connubio perfetto, vino e musica, un matrimonio d’amore e d’elezione. Quando due piaceri sensoriali si uniscono in modo così poetico e armonico, allora quella che noi chiamiamo la “felicità delle piccole cose” è proprio lì, a portata di mano. Come un bel bagno caldo e un libro avvincente, come due spaghetti in buona compagnia. Cose che fanno bene, brodo caldo per l’anima. Ma l’antica e nobile associazione vino-musica, è stata di recente oggetto di studi scientifici, da parte dei ricercatori britannici della Herriot-Watt University di Edimburo (Scozia), che hanno cercato di indagare gli effetti che sul nostro cervello hanno questi due piaceri e come si influenzano a vicenda.

Il dott. Adrian North, coordinatore dello studio, ha selezionato 250 giovani volontari, che sono stati invitati a sorseggiare diverse qualità di vino durante l’esecuzione di brani musicali di genere totalmente contrastante. Giusto per vedere l’effetto che faceva. Nello specifico, i vini proposti erano un Alpha Cabernet Sauvignon del 2005 e uno Chardonnay del Cile (peccato che non abbiamo scelto per il test un prodotto italiano… ), da gustare durante l’ascolto di 4 diversi brani e di cui descrivere l’impatto gustativo a seconda proprio delle variazioni musicali.
 
Ebbene, al termine della degustazione, è emerso che lo stesso vino, a seconda che si assaporasse ascoltando i “Carmina Burana” o una canzone di Tom Jones, veniva descritto “potente e pesante”, o “sottile e raffinato”, ma anche “stimolante e rinfrescante”, quando non “pastoso e morbido”. Stupefacente. In pratica, l’input mandato dalle papille gustative al cervello, si modificava a seconda dell’input inviato dalle orecchie al cervello, creando una sorta di curiosa interferenza tra aree sensoriali diverse.
 
Conseguentemente, un vino bevuto con un sottofondo musicale sgradevole (quante volte capita, magari in ristorante o in certi chiassosi locali dove si trasmette musica dozzinale), lo percepiamo meno buono che non se assaporato ascoltando la nostra musica preferita. Ergo, la serata perfetta è quella che trascorriamo in piacevole compagnia, con in sottofondo una musica che amiamo, e in mano un bicchiere di vino di eccellente qualità. Prendete appunti…

Parole di Paola Perria