Giorgio Faletti è morto: un uomo che amava le donne

Addio a Giorgio Faletti, artista completo e geniale che si è spento a soli 63 anni a causa di un male incurabile. Una figura di spicco dello spettacolo italiano che ora è orfano di un suo protagonista.

Giorgio Faletti è morto: un uomo che amava le donne

Giorgio Faletti - Foto Getty Images | Pier Marco Tacca

Giorgio Faletti è morto: addio ad un uomo eccezionale, uno scrittore apprezzatissimo e un artista completo, che amava le donne e i piaceri della vita. Faletti si è spento a 63 anni per un male incurabile; negli ultimi messaggi ai suoi fan parlava di dolori alla schiena che lo avevano costretto ad annullare alcuni spettacoli. Purtroppo la verità era molto diversa. La sua carriera ricca e variegata comincia al Derby di Milano negli anni Settanta, anni di grande fermento culturale e artistico. Proprio in questo ambiente Faletti mosse i suoi primi passi verso una carriera sfolgorante tra il serio e il comico, tra romanzi eccezionali e siparietti divertenti.

La carriera di Giorgio Faletti

E’ il 1985 l’anno della svolta, quello che lo consacrerà come beniamino del grande pubblico. Chi non ricorda la sua interpretazione eccezionale di personaggi come Vito Catozzo, Carlino, Suor Daliso, il testimone di Bagnacavallo al Drive In di Antonio Ricci? Altro momento epico della sua carriera è senza dubbio l’esibizione al Festival di Sanremo nel 1994: Faletti ha commosso ed emozionato con il brano “Signor tenente” che gli fa ottenere il secondo posto in classifica. Una canzone-denuncia che parla delle due stragi mafiose degli anni ’90, ovvero quella di Capaci, dove morirono il giudice Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della sua scorta, e quella di via D’Amelio, dove rimase ucciso giudice Borsellino e la sua scorta. Giorgio Faletti era un artista che non si accontentava che voleva sempre mettersi alla prova e sperimentare tutte le forme d’arte possibili. Nel 2002 Giorgio Faletti si dedica alla scrittura e pubblica il suo primo thriller che si intitola Io uccido: un successo strepitoso dato che il libro d’esordio vende circa quattro milioni di copie. Un successo insperato che nel 2004 viene seguito al secondo romanzo Niente di vero tranne gli occhi, con tre milioni e mezzo di copie vendute. Osannato dalla critica diventa così uno scrittore impegnato e capace: anche il maestro del thriller Jeffery Deaver ha da sempre apprezzato il suo lavoro. “Uno come Faletti dalle mie parti si definisce “larger than life” uno che diventerà leggenda” aveva dichiarato. Sarebbe quindi più facile elencare le cose che Faletti non ha fatto nella sua carriera visto che è stato pilota di rally, attore, scrittore di best-seller, comico, cantante, cantautore, paroliere, pittore e scultore. Una personalità poliedrica, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo e stimolante.

Giorgio Faletti, un uomo che amava le donne

giorgio faletti e sua moglie roberta
Amava le donne Giorgio Faletti. Le amava nelle sue battute irriverenti al Drive In ma le amava in modo profondo e sincero, come il sentimento che lo legava alla moglie Roberta. In una recente intervista aveva infatti dichiarato di sentirsi “fortunato nella vita. Nella “schedina” del mio rapporto con le donne metto una X: siamo pari. Ne ho date quante ne ho prese”. Faletti ha sempre sostenuto di adorare le donne e una in particolare: sua moglie. “Roberta è la relazione più lunga che ho avuto, oltre che mia moglie. Lei mi conosce bene e gli occhi li ha ben aperti. Guarda caso, quando discutiamo, mi trovo a protestare che… non è statisticamente possibile che io abbia sempre torto!”. Faletti ha sempre scherzato sul suo rapporto con le donne: burbero in apparenza ha spesso dichiarato di essere cresciuto con le due nonne e per questo di andare molto d’accordo con il genere femminile. “Sono attratto non dalla più bella donna che vedo quando entro in una stanza, ma da quella che ricordo quando esco. E poi mi piacciono le signore col senso dell’umorismo: da una con cui rido accetto tutto. Amo una femminilità discreta: un seno, come dire?, evocativo. E poi guardo occhi, sorriso, mani. Certo, su Belen, anche se proprio non avesse le mani, un pensierino lo farei comunque…”, aveva confessato in una recente intervista.