Gelosia delle sue ex: come superarla?

Capita a moltissime donne di sentire un nodo alla gola quando il proprio partner parla delle sue relazioni precedenti. Scatta un sentimento in questi casi, che viene definito gelosia retroattiva, cioè gelosia riferita ad avvenimenti del passato, che va però a danneggiare il rapporto presente.

Gelosia delle sue ex: come superarla?

Tecnicamente si chiama gelosia retroattiva, ed è quello strano sentimento misto tra possessività e fastidio che si prova nei confronti delle ex fidanzate del proprio uomo. Anche se ormai si tratta di storie chiuse definitivamente capita di provare una forte forma di gelosia verso ciò che appartiene al suo passato, non riuscendo ad accettare che al nostro posto ci sono state altre donne prima di noi.
La gelosia retroattiva è una delle forme di ossessione più comuni nella coppia, che rovina la serenità individuale e ovviamente si ripercuote anche nel rapporto a due.
 
Sapere, oppure solo pensare, che nel passato della persona che ci sta accanto ci sono state altre donne, altre storie, altri amori, ci può madare fuori di testa e farci assumere atteggiamenti di chiusura o di aggressione verso il partner.
 
Immaginare che lui ha avuto altre esperienze, soprattutto sessuali, fa venire un nodo alla gola e tutte le volte che l’ex viene anche solo nominata si sta male profondamente. Ci si sente una delle tante, una tacca in più sulla lista.
In questo sentimento c’è il timore del confronto, del paragone, il non sentirsi unica per lui, e anche solo l’idea di entrare in un ristorante dove lui cenava con la sua vecchia fiamma fa star male, oppure sapere che ciò che indossa è un regalo fatto da lei.

 

  • Primo step: Prima di tutto bisogna convincersi del fatto che uomini appena usciti dalla clausura o con esperienze in fatto di donne pari a zero è difficile trovarne, e poi se bisogna fare i conti con il passato qualche storia ce l’abbiamo avuta anche noi, quindi la situazione generalmente dovrebbe essere paritaria.
     

  • Secondo step: Ora, se già sapete di essere affette da gelosia cronica retroattiva, evitate in tutti i modi di parlare del passato, spesso in questi casi viene per assurdo quasi spontaneo chiedere ogni minimo dettaglio della storia passata, ma se sapete già che questo per voi è deleterio, non fatelo per nessun motivo, non è il momento per affrontare questo tipo di discorsi.
     

  • Terzo step: fate un bel respiro e rendetevi conto che siete gelose del passato, di qualcosa che non esiste. Se con l’ex è finita un motivo c’è, e se ora lui sta con voi vuol dire che vi ha preferito alle altre, perchè avete qualcosa in più.
     

  • Quarto step: ovviamente sta anche agli uomini un po’ di buongusto, perchè sentirci nominare tutti i posti bellissimi con cui i due piccioncini sono stati insieme, non ci fa impazzire di gioia. Quindi gradita discrezione e tatto anche dalla parte maschile.
     

  • Quinto step: rendetevi conto che tutto questo nasce dalla fantasia, voi non c’eravate durante quei baci e quelle carezze, quindi non sapete come è andata. Quello che invece è reale è il rapporto che rende unite due persone. Per questo motivo è saggio evitare di ossessionare il proprio uomo con scenate assurde e prive di ogni razionalità. Il passato non può assolutamente rovinare il nostro presente.
     
    Ovviamente è facile fare tutti questi ragionamenti a mente lucida, ma purtroppo la gelosia è un sentimento istintivo difficilmente controllabile e che non trova ragioni. Però ragazze, dovete pensare a quello che la gelosia può causare, e cioè rovinare qualcosa di bello che nasce da una relazione d’amore.
     
    Questo sentimento negativo è comprensibile se riferito al presente, se quella gattamorta della sua collega fa la carina con lui, ma non al passato, soprattutto se ragionando a mente fredda vi accorgete che effettivamente lui ha chiuso tutte le porte con quel passato e probabilmente se ve ne parla con tale naturalezza è proprio perchè a lui non brucia più e riesce ad affrontare l’argomento con tranquillità, sentimento che invece non appartiene a voi. Rifletteteci.