Furto sul treno di pc e ricordi della sorella morta: appello di Claudia Stritof

Appello dopo il furto di uno zaino con il pc e i ricordi della sorella morta avvenuto sul treno Frecciarossa: la storia di Caludia Stritof.

Furto sul treno di pc e ricordi della sorella morta: appello di Claudia Stritof

Un furto sul treno di un pc carico di ricordi della sorella morta che ha il sapore amaro della beffa, l’ennesima, del destino. L’appello di Claudia Stritof è rivolto al ladro, a quel balordo con bomber arancio e cappellino blu che le ha strappato anche le ultime fotografie, gli ultimi scritti, le ultime memorie di quella sorella che ha tragicamente perso due mesi fa.

Una storia commuovente, che fa arrabbiare. Claudia Stritof viaggia sul Frecciarossa 9540. Forse si addormenta. Forse si perde in un libro o nei suoi pensieri. E il ladro entra in azione: un uomo con il bomber arancio e il cappellino blu salito a Roma Termini e sceso a Roma Tiburtina. Le informazioni sono stare riferite dai testimoni, da chi c’era e ha visto, ma non ha fatto nulla.

Un furto diverso dagli altri. Un furto che fa particolarmente male. Nello zaino rubato, oltre a gioielli e vestiti, c’era un pc, un computer portatile che custodiva gelosamente foto, pensieri e ricordi della sorella persa solo due mesi fa. Il destino ha giocato l’ennesimo pessimo scherzo a Caludia Stritof, ma lei non si arrende e ha divulgato un appello per ritrovare lo zaino, per riavere i suoi ricordi.

“Potevo stare attenta, non dormire, non leggere e non avere la mente tra le nuvole? Sicuramente, ma ciò che mi sta insegnando la vita è di non fidarsi di nessuno. Gli uomini fanno del male agli altri uomini e gli uomini. Mi hanno detto di sperare che il tizio si penta e me lo restituisca. Oppure che spargendo la voce si trovi. Ma io purtroppo la speranza l’ho persa molto tempo fa. All’incirca due mesi fa. Ho sperato che mia sorella si salvasse dal quel maledetto tumore. E perché vi parlo di questo nel post di un furto? Perché dentro quel maledetto pc, c’era la mia memoria con lei, le nostre foto, i miei scritti e i miei pensieri. Non so se qualcuno o se il tizio che comprerà il mio pc leggerà mai queste parole. Mi ha strappato la memoria e i ricordi. Spero nel buon cuore di questa persona, se volete voi romani amici e non appendete o lasciate dei manifestini alle stazione, sperando che quel tizio legga il mio scritto e trovi il coraggio di restituirmi i ricordi. Su Facebook mi trovate: Claudia Stritof . Anche se volete fare dei volantini che lascerete passando da lì”. Ecco parte del suo appello.

Le coordinate dello zaino da ritrovare: “colore marrone, due o tre stemmi di località di montagna, uno con su scritto LivignO (mia sorella amava la montagna), tre spillette di gruppi musicali, una con su scritto “The Banditi”. Conteneva il mio pc, gioielli e vestiti”.

Parole di Camilla Buffoli