Di Ritana Schirinzi | 1 Giugno 2010
In occasione della Giornata mondiale senza il tabacco, tenutasi ieri, 31 maggio, sono emersi numeri a dir poco spaventosi. Eh già, perchè il numero di fumatori sta aumentando vertiginosamente tra il gentil sesso. Il rapporto tra donne e fumo, sembra essere sempre più stretto, a differenza di quanto avviene per gli uomini, e tempo un paio d’anni ci sarà il sorpasso che è già avvenuto in alcune realtà italiane, ovvero tra i più giovani. Infatti, il dato più allarmante è quello che riguarda gli adolescenti. In Italia, l’età media della prima sigaretta era a 17 anni, ma la soglia si è abbassata agli 11 anni.
Le fumatrici sono a quota 5,2 milioni, pari al 19,7%, mentre i maschi raggiungono i 5,9 milioni, il 23,9%. Per la prima volta quindi le donne e gli uomini fumano quasi allo stesso modo, e in questo caso non è certo un bel risultato di uguaglianza fra i sessi.
Il vizio, infatti, non si perde neanche durante la gravidanza e nel puerperio e sostanze cancerogene come nicotina, catrame e monossido di carbonio sono assorbite dal feto durante la gravidanza e durante l’allattamento e aumentano il rischio di morte improvvisa in culla ed espongono il bambino a gravi malattie respiratorie come bronchiti, polmoniti, asma e otiti.
Le donne che hanno detto addio alle sigarette sono solo 2,6 milioni (il 9,8%), mentre 3,9 milioni gli uomini (il 15,7). Inoltre pare che si fumi più al Sud che al Nord, la regione in testa è l’Abruzzo (31,56%), mentre è ultimo il Veneto (24,88).
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Parole di Ritana Schirinzi