Elisabetta Gregoraci farà conservare le cellule staminali

Elisabetta Gregoraci ha deciso di conservare in una banca apposita le cellule staminali del cordone ombelicale, così da dare al suo bambino una chance di guarigione in più, nel caso dovesse ammalarsi. Conservare le cellule staminali è importante e dovrebbe essere data a tutti noi la possibilità di farlo.

Elisabetta Gregoraci farà conservare le cellule staminali

Elisabetta Gregoraci è incinta, la giovane moglie di Flavio Briatore, credo stia arrivando al termine dei nove mesi! Oggi vi segnalo una notizia che a me ha fatto molto piacere, in pratica Elisabetta Gregoraci ha deciso di conservare in una banca apposita le cellule staminali del cordone ombelicale, così da dare al suo bambino una chance di guarigione in più, nel caso dovesse ammalarsi. Conservare le cellule staminali è importante e dovrebbe essere data a tutti noi la possibilità di farlo, i prezzi invece sono davvero molto elevati, e quindi solo pochi e ricchissimi fortunati riescono a farlo.

Elisabetta Gregoraci in una lunga intervista al settimanale Chi spiega il perchè di questa scelta: “Ho deciso che farò conservare, in una clinica in Germania, le cellule staminali estratte dal cordone ombelicale di mio figlio. Una sorta di assicurazione per la vita del mio bimbo da utilizzare se mai un giorno avrà problemi di salute. Purtroppo non posso effettuare questa pratica in Italia perchè non è prevista dal nostro sistema“.
 

La signora Briatore racconta anche che è molto impegnata nella sensibilizzazione della conservazione delle cellule staminali e sta lavorando per una campagna. Elisabetta Gregoraci ci spiega: “A marzo sarò testimonial, insieme alle due senatrici Dorina Bianchi e Maria Ida Germontani, per la presentazione del disegno di legge volto a legalizzare la conservazione delle cellule anche nel nostro Paese. So che è una pratica costosa. Ma lavoreremo anche per tentare di diminuire i costi“.
 

Parlando dell’annullamento del procedimento di radiazione dalla Formula Uno e sul nome del bambino ci racconta: “Flavio è dalla mia parte. Come del resto io dalla sua. Eravamo in Kenya, quando abbiamo appreso la notizia che la giustizia ordinaria aveva annullato il procedimento di radiazione a suo carico. Ci siamo abbracciati e abbiamo festeggiato con lo champagne. Ma non mi convincerà mai e poi mai a chiamare nostro figlio Falco, piuttosto lo chiamo Paperino. Io preferisco Flavio junior“.
 

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Parole di Serena Vasta