Dalida: chi era, le canzoni più belle e la morte

Questa sera a Sanremo sarà ricordata una donna protagonista del Festival: Dalida,cantante ed attrice di origine italiana che conquistò con la sua voce la Francia, l'Italia e l'Egitto. Partecipò al Festival con Luigi Tenco cantando Ciao ciao amore, edizione che segnò la morte di Luigi Tenco. Anche lei è morta suicida. Questa sera sarà l'attrice Sveva Alviti a ricordarla, che ha interpretato la cantante nel fim “Dalila” uscito nelle sale l’11 gennaio e che dal 15 febbraio sarà in onda sulla Rai.

Dalida: chi era, le canzoni più belle e la morte

30 anni fa moriva Dalida cantante ed attrice di origine italiana che conquistò con la sua voce la Francia, l’Italia e l’Egitto. Chi era quella giovane donna, punto di riferimento per le altre donne donne, per gli innamorati e per tutto il mondo della musica che la morte ha portato via così presto? Ripercorriamo la vita e le canzoni più belle di Dalida, che sarà ricordata questa sera al Festival di Sanremo, non solo perché protagonista della storia del Festival ma anche per la storia dolorosa con Luigi Tenco. A parlare di lei sarà Sveva Alviti che ha interpretato la cantante nel film “Dalida” uscito nelle sale l’11 gennaio, campione d’incassi e che dal 15 febbraio sarà in onda sulla Rai.
Jolanda Cristina Gigliotti, in arte Dalidà, è nata il 17 Gennaio del 1933 a Choubrah, nei pressi de Il Cairo.

Trasferitasi in Francia, scelse il suo nome d’arte ispirandosi alla protagonista femminile del film “Sansone e Dalila”, che poi cambiò in Dalidà, per rendere la sua identità più gioiosa e spensierata. Inizia presto la sua carriera di cantante, favorita anche dal padre primo violino dell’orchestra dell’Opera de Il Cairo. Nel 1956 incise il suo primo disco in vinile contenente Madona, versione francese di Barco negro di Amalia Rodrigues, a cui seguì Bambino, traduzione della canzone napoletana Guaglione, che le fece guadagnare definitivamente l’amore del pubblico e il suo primo disco d’oro. Nel 1962 Dalida vinse l’Oscar per la canzone e nel 1964 divenne la prima donna nella storia a ottenere un disco di platino avendo venduto più di 10 milioni di dischi.
La fama la portò nel 1967 a partecipare a Sanremo con la canzone Ciao amore ciao, insieme a Luigi Tenco. La stampa ha sempre attribuito ai due una relazione, che non è mai stata confermata. Un’edizione tragica, segnata dalla morte dello stesso Tenco che so tolse la vita durante la kermesse, dopo aver saputo della sua eliminazione. Quest’anno ricorre il 50 anno dalla sua morte ed è per questo che la 67esima edizione si è aperta con il suo tributo fatto da Tiziano Ferro.

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A causa della depressione che da lungo tempo l’accompagnava, si è tolta la vita il 3 maggio 1987 con un’overdose di barbiturici, a distanza di dieci anni da un secondo tentativo di suicidio e a venti dal primo, dopo un mese dalla morte del cantante italiano Luigi Tenco.

La malinconia e la vita dolorosa

Nonostante negli anni Sessanta Dalida diventa una donna famosa, realizzata ed indipendente, i suoi occhi hanno sempre lasciato trapelare grande malinconia. Oltre al successo come cantante infatti arrivò anche quello di attrice.

SVEVA ALVITI NEI PANNI DI DALIDA A SANREMO 2017

Si sposò, ebbe diversi uomini, ma il grande amore distruttivo, travolgente che segnò la sua vita fu quello con il grande Luigi Tenco. La canzone con cui si presentarono, fu eliminata dalla finale, decretando così l’inizio della tragedia. Alla notizia, Tenco si ritirò in albergo, distrutto, sconfortato. Quando poco dopo Dalida entrò in quella stanza per confortare il compagno e vedere il suo stato d’animo, lo trovò esanime, sul pavimento.
Ebbe per una sorta di ironia crudele del destino un’altra storia con un uomo che si è suicidato: Richard Chanfray, con il quale ebbe la relazione più lunga, di nove anni e che nell’83 si tolse la vita.
Nel 1986 venne scritturata per recitare nei panni di Saddika nel film Le sixième jour, e decise di tornare in Egitto per interpretare al meglio il suo personaggio. Ma quel ritorno ai luoghi dell’infazia si rivelò fatale: l’eccessiva immedesimazione nel personaggio drammatico di quel film, il ricordo del suo passato da ragazza, Tenco, le sue relazioni finite con tragici epiloghi e la depressione incalzante non le danno tregua.
Così, nel 1987, fatto ritorno a Parigi, e perdendosi nella più completa disperazione, si tolse la vita nella notte tra il 2 e 3 maggio.

I suoi amori, le sue canzoni e i suoi lutti sono ripercorsi nel film “Dalida” della regista Liza Azuelos.

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Le canzoni più belle di Dalida

Dalida ha venduto oltre 170 milioni di dischi in tutto il mondo.
Oltre a Ciao ciao amore, divenuta tristemente nota, l’artista ha cantato tantissime canzoni sia in italiano che in francese e ha realizzato anche molte Cover. Celebre per esempio l’interpretazione in francese di “Romantica”, dal Festival di Sanremo 1960 per la quale riceve l’Oscar di Radio Monte Carlo.
Tra le canzoni più ascoltate e amate di Dalidà:
Gigi l’amoroso,che le valse due Oscar mondiali della canzone nel 1963 e nel 1974
L’aquilone del 1968
Je Suis Malade del 1973
Piccolo ragazzo del 1967
Canzoni che in genere non si staccano mai da quell’alone triste e malinconico.

Parole di Lavinia Sarchi