Carmen Consoli è la vincitrice del Premio Amnesty Italia 2010

Carmen Consoli è la vincitrice del Premio Amnesty Italia 2010 organizzato da Amnesty International in collaborazione con l’Associazione culturale Voci per la libertà. La canzone con la quale la nostra cantantessa ha sbaragliato la concorrenza e si è aggiudicata il premio è “Mio Zio” che è contenuta nel suo ultimo disco Elettra.

Carmen Consoli è la vincitrice del Premio Amnesty Italia 2010

Carmen Consoli è la vincitrice del Premio Amnesty Italia 2010 organizzato da Amnesty International in collaborazione con l’Associazione culturale Voci per la libertà. La canzone con la quale la nostra cantantessa ha sbaragliato la concorrenza e si è aggiudicata il premio è “Mio Zio” che è contenuta nel suo ultimo disco Elettra, un album molto bello e intenso in cui questa canzone si distingue proprio per l’argomento trattato, per l’intensità e la forza con cui la cantantessa parla degli abusi subiti dalle bambine da parte di uomini insospettabili.

Il brano di Carmen Consoli affronta il tema della violenza subita da una bambina da parte dello zio, un argomento caro alla cantantessa che si schiera sempre, nel bene e nel male dice sempre la sua, è spudorata e senza peli sulla lingua e oltre a parlare di amore e di altri temi cari alla musica italiana parla anche di temi che sono ancora tabù.
 

La nostra cantantessa in merito al premio vinto ha dichiarato: “Sono onorata e felice di questo premio. Appoggio Amnesty International ogni volta che posso, nelle sue battaglie, nell’etica e nell’idea di persona che difende e promuove. Ma ringrazio Amnesty International per l’assegnazione di questo riconoscimento soprattutto per una ragione: gli abusi sui minori si consumano in famiglia, molto in famiglia, troppo in famiglia. La famiglia è il luogo fisico e ideale nel quale dovremmo trovare sempre rifugio e protezione e invece diventa troppo spesso il teatro di mostruosità, un teatrino che tendiamo a nascondere dietro il perbenismo, l’ipocrisia, la menzogna, a discapito ancora di chi non sa e non può difendersi. Parlarne, parlarne tanto e apertamente è il modo migliore per sgretolare questo teatro dell’orrore. Grazie, Amnesty, per dare un megafono al grido di dolore dell’innocenza perduta!
 

Christine Weise, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International, ha dichiarato: “Con un’ironia crudele è capace di farti sentire la sofferenza e l’impotenza della bambina violata, la solitudine e la vergogna delle tante bambine che non ricevono aiuto perché i loro aguzzini sono uomini perbene, al di sopra di ogni sospetto in una società abituata ad addestrare ‘brave bambine’, docili, gioiose e disponibili e che faticano a conquistarsi un’autentica libertà. È ora di riconoscere che la violenza di genere è la violazione dei diritti umani più diffusa nel mondo, che donne e bambine hanno bisogno di solidarietà nel loro cammino verso l’autodeterminazione vera. La canzone di Carmen Consoli può dare coraggio e consapevolezza”.
 

La premiazione si terrà a Villadose in provincia di Rovigo in occasione della serata finale della tredicesima edizione del concorso musicale dal vivo “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty“, in programma dal 22 al 25 luglio.
 

Ecco il testo di “Mio Zio” di Carmen Consoli
 

“Ho messo il rossetto rosso in segno di lutto
E un soprabito nero
Era un uomo distinto mio zio.
Madre non piangere, ingoia e dimentica
Le sue mani ingorde tra le mie gambe
Adesso sta in grazia di Dio.
 

Brava bambina fai la conta
Più punti a chi non si vergogna
Giochiamo a mosca cieca
Che zio ti porta in montagna.
 

Porgiamo l’estremo saluto ad un animo puro,
Un nobile esempio di padre, di amico e fratello
E sento il disprezzo profondo, i loro occhi addosso
Ho svelato l’ignobile incesto e non mi hanno creduto.
 

Brava bambina un po’ alla volta
Tranquilla, non morde e non scappa
Giochiamo a mosca cieca
Che zio ti porta in vacanza.
 

Brava bambina fai la conta
Chi cerca prima o poi trova
Gioiuzza fallo ancora
Che zio ti porta alla giostra
Che zio ti porta alla giostra.
 

Ho messo un rossetto rosso carminio
E sotto il soprabito niente
In onore del mio aguzzino. ”
 

Bravissima la nostra cantantessa!
 

Parole di Serena Vasta