Bottega Veneta sbarca in Cina con il suo lusso chic e senza logo

Bottega Veneta ha aperto la sua boutique in Cina con il suo lusso chic e senza logo, conquistando anche questo mercato e il consumatore cinese, che è molto cambiato negli ultimi anni.

Bottega Veneta sbarca in Cina con il suo lusso chic e senza logo

Bottega Veneta si espande e apre una nuova boutique in Cina. Una strategia di marketing abbastanza soft, senza particolari pubblicità martellanti ma semplicemente con un’offerta che sarà apprezzata anche dagli abitanti cinesi. I consumatori stanno cambiando e, a dispetto dell’idea che abbiamo oggi di un consumatore cinese attento soprattutto al loro bene in vista, i risultati di vendita del brand italiano chic e senza loghi in vista sono ottimi.


“Sfatiamo questo mito del cinese logato a cui piace comprare ad un prezzo alto. Abbiamo tutti in testa l’immagine dei cinesi che arrivano alle Galeries Lafayette coi bus, scendono, comprano e ripartono… in realtà non è così. Il consumatore cinese sa esattamente cosa comprare e non è affatto sprovveduto” ha voluto precisare il presidente e Ceo di Bottega Veneta, Marco Bizzarri.
 
“È vero che 40 anni di comunismo hanno diluito la nostra percezione dei cinesi ma se pensiamo alla Shanghai degli anni ‘30, i burocrati e i politici sono sempre stati amanti delle arti e della letteratura… insomma c’è un altro lato che sta tornando fuori. Non solo, perché su 1,3 miliardi di cinesi, più di 400 milioni sono collegati ad internet su cui trascorrono 2,7 ore al giorno. Ciò vuol dire che le informazioni che riescono ad ottenere, unitamente al flusso turistico sono estremamente importanti e abbattono ogni tipo di barriera”, prosegue.
 
E lo stereotipo del cinese sempre vestito all’ultima moda e griffato da capo a piedi? “Questo non vuol dire che i cinesi non siano attaccati al logo ma dipende da quale tipo di segmento si parla. Se così non fosse Bottega Veneta non avrebbe il successo che ha avuto in Cina dove oggi abbiamo 17 negozi e i nostri store sono profittevoli dal primo anno”, conclude Bizzarri.