Beyoncé presenta al mondo la sua bambina: ecco le foto di Blue Ivy Carter

Beyoncé presenta al mondo la sua bambina tramite il blog helloblueivycarter.tumblr.com. Guardiamo insieme le foto di Blue Ivy Carter.

Beyoncé presenta al mondo la sua bambina: ecco le foto di Blue Ivy Carter

Beyoncé ha presentato al mondo la sua bambina, stamattina sono state postate su internet le prime foto di Blue Ivy Carter a distanza ha poco più di un mese dalla sua nascita. Nonostante le cose che si sentono dire su Beyoncé e Jay-Z, dei lussi e dei tanti capricci che hanno già riservato alla loro bambina, loro sono stati gli unici a difendere la privacy della mamma e della loro piccolina durante il parto e nelle settimane successive, ma soprattutto sono stati tra i pochi a non vendere le immagini in esclusiva a qualche giornale o agenzia fotografica.

Come due genitori qualsiasi, Jay-Z e Beyoncé hanno pubblicato le prime foto della loro bambina su Internet, hanno creato un blog su tumblr, dove hanno messo alcune foto di Blue Ivy Carter da sola, una con la mamma ed una con il papà e poi una foto delle manine ed un’altra accompagnata ad un biglietto scritto a mano, presumibilmente da Beyoncé.
 
Nel biglietto c’è scritto: “Vogliamo condividere con voi questa nostra gioia. Grazie per aver rispettato la nostra privacy in questo periodo bellissimo della nostra vita. La famiglia Carter”.
 
Come era prevedibile Blue Ivy Carter è un amore di bambina, è dolcissima e tenera e non somiglia per niente alla “foto caricatura” che ha circolato per il web in queste settimane.
 
Jay-Z e Beyoncé si sono dimostrati davvero molto intelligenti, hanno presentato al mondo la loro bambina perchè in fondo è anche giusto così, è un segno di amore e rispetto verso i propri fan, ma lo hanno con semplicità e dolcezza. Non hanno neanche creato un sito pazzesco, hanno semplicemente aperto un blog su tumblr, come tanti genitori come loro, solo un po’ meno famosi.
 
Ecco il sito che mamma e papà hanno dedicato alla loro bimba, helloblueivycarter.tumblr.com.

Parole di Serena Vasta