Benessere: massaggi ayurvedici

L’Ayurveda è un vero e proprio bagaglio di sapere che attinge dalla sapienza tradizionale indiana. Il termine deriva da “Veda” che significa conoscena e “Ayur” che vuol dire vita. Questa disciplina è molto nota e praticata anche in Occidente, spesso in alternativa alla medicina tradizionale per ritrovare il benessere.
L’Ayurveda diffonde una visione olistica della persona, con un concetto di salute che non è solo assenza di malattia, ma sinonimo di appagamento psicofisico, mentale e spirituale, che garantisce il relax e la serenità interiore.

 
Spesso si sente parlare di massaggi ayurvedici, ma non è facile definire con precisione e certezza, in cosa consiste, date le numerose scuole di pensiero. In India viene eseguito su un apposito tavolo da massaggio basso, il Taila Thron, Trono dell’olio, provvisto di particolari sistemi di raccolta dei liquidi utilizzati. Si pratica sia con i piedi che con le mani, ma non mancano gli interventi con gomiti, avambracci e ginocchia, come avviee nei massaggi Shiatsu e nel Twina cinese.
 
Quello tradizionale completo può durare fino a due ore e mezzo, ma esistono pure diversi massaggi parziali.
La sua impostazione dipende anche dai Dosha, cioè l’insieme dei fattori patologici che minano la salute dell’organismo, predominanti nei vari individui. Senza contare le interpretazioni personali dei diversi maestri, frutto di intuizioni ed esperienze nate sul campo.
 
L’Ayurveda non si può quindi identificare in una tecnica codificata e in movimenti standardizzati. Ciò non significa abbandonarsi al caso, ma bisogna comunque informarsi bene sulla serietà del centro e di chi effettuerà questo tipo di trattamento. Si tratta infatti di una disciplina millenaria, fondata sui classici e sull’insegnamento dei maestri, oltre che su ricette antiche di oli medicanti.
 
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