Aborto, la svolta di papa Francesco: i sacerdoti assolvano i responsabili di peccato

Svolta importante per la Chiesa con l’annuncio di Papa Francesco: da oggi tutti i sacerdoti potranno assolvere in confessione i responsabili del peccato di aborto. Quindi non solo la donna, ma il personale medico e in generale chi la sostiene e incoraggia tale pratica. Pur rimanendo l’aborto “un grave peccato, perché pone fine a una vita innocente", questo non può pregiudicare il perdono di Dio, dice il Papa. In realtà la scelta di Papa Bergoglio risale ad un anno fa. Il 1 settembre infatti, in apertura dell’anno giubilare aveva concesso questa assoluzione, limitata a tale periodo. Ora entrerà nel Diritto Canonico.

Aborto, la svolta di papa Francesco: i sacerdoti assolvano i responsabili di peccato

Svolta importante per la Chiesa con l’annuncio di Papa Francesco: da oggi tutti i sacerdoti potranno assolvere in confessione i responsabili del peccato di aborto. Quindi non solo la donna, ma il personale medico e in generale chi la sostiene e incoraggia tale pratica. Pur rimanendo l’aborto “un grave peccato, perché pone fine a una vita innocente”, questo non può pregiudicare il perdono di Dio perché “non esiste alcun peccato che la misericordia di Dio non possa raggiungere e distruggere quando trova un cuore pentito che chiede di riconciliarsi con il Padre”.
Lo ha stabilito il Papa nella lettera apostolica “Misericordia et misera” pubblicata oggi a conclusione del Giubileo. In realtà la scelta di Papa Bergoglio risale ad un anno fa. Il 1 settembre infatti, in apertura dell’anno giubilare aveva concesso questa assoluzione, limitata però a tale periodo. Aveva quindi carattere straordinario, ma adesso diventa ordinaria: entrerà nel Codice di diritto canonico.
Le parole del Papa sono rivolte ad ogni prete affinché “si faccia guida, sostegno e conforto nell’accompagnare i penitenti in questo cammino di speciale riconciliazione”.
La decisione aveva già innescato nei mesi precedenti una riflessione sul diritto delle donne ad abortire, causando forti proteste e manifestazioni, come in Polonia dopo la legge anti-aborto.

Papa Francesco vicino al dolore delle donne

Il Pontefice è vicino al dolore delle donne che si trovano a dover affrontare l’aborto, spesso anche in seguito a violenze.
“Il dramma dell’ aborto è vissuto da alcuni con una consapevolezza superficiale, quasi non rendendosi conto del gravissimo male che un simile atto comporta. Molti altri, invece, pur vivendo questo momento come una sconfitta, ritengono di non avere altra strada da percorrere. Penso, in modo particolare, a tutte le donne che hanno fatto ricorso all`aborto. Conosco bene i condizionamenti che le hanno portate a questa decisione. So che è un dramma esistenziale e morale. Ho incontrato tante donne che portavano nel loro cuore la cicatrice per questa scelta sofferta e dolorosa. Ciò che è avvenuto è profondamente ingiusto; eppure, solo il comprenderlo nella sua verità può consentire di non perdere la speranza. Il perdono di Dio a chiunque è pentito non può essere negato, soprattutto quando con cuore sincero si accosta al Sacramento della Confessione per ottenere la riconciliazione con il Padre”. Così scrive Bergoglio.

E’ un’apertura importante quella della Chiesa, anche in relazione alle recenti polemiche sugli obiettori negli ospedali. Magari con questa assoluzione anche il problema degli obiettori prenderà una strada diversa o si sentiranno sollevati dal “concorso di colpa”. La polemica su medici che per etica e religione non praticano l’aborto è stata al centro poco tempo fa della triste vicenda che ha visto la morte di Valentina Milluzzo, la 32enne catanese deceduta in sala parto dopo il rifiuto del medico di estrarre vivi i feti dal corpo della donna.

Parole di Lavinia Sarchi