Abiti da sposa 2011: collezione Fabio Gritti Couture

Fabio Gritti Couture propone tre collezioni di abiti da sposa, una più bella dell'altra: Marylin, con abiti ispirati alla diva indimenticabile, Sogno, collezione ispirata alle opere di Shakespeare e Passion, con abiti che ahnno nomi di donne che iniziano con la Y

Abiti da sposa 2011: collezione Fabio Gritti Couture

 
Un altro nome italiano famosissimo nella moda sposa è Fabio Gritti. Gli abiti delle sue collezioni sono prestigiosi, realizzati con i migliori tessuti e impreziositi da accessori gioiello e cristalli Swarovski. Gli abiti da sposa delle collezioni Fabio Gritti sono adatti alle spose che amano lo stile, l’eleganza e la classe. Le collezioni Fabio Gritti Couture per il 2011 sono tre: Marylin, Passion e Sogno. La collezione Marylin, come si capisce già dal nome, è ispirata alla grande diva, la collezione Passion comprende abiti da sposa colorati, mentre la collezione Sogno è ispirata alle opere di Shakespeare.
 

  • Collezione Marylin.
    Gli abiti da sposa di questa collezione sono ispirati alla diva Marylin Monroe; troviamo abiti color avorio, ma anche un modello rosso e uno corto semplicissimo (La Fleure), ma molto chic, stile anni 60’ con ricami floreali scuri.
    Gli altri modelli della collezione (Marylin Monroe, Diamond, J’Adore, Avventura a Mezzanotte) hanno rouges, code, e dettagli gioiello.
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  • Collezione Passion.
    Gli abiti di questa collezione hanno nomi di donne la cui iniziale è la Y: Ylenia, Yania, Yole, Yasmine, Yara, Yvonne, Yolanda. Troviamo abiti colorati, rossi e blu e bianchi brillanti, con voulant, rouges e fermagli in cristalli Swarovsky.
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  • Collezione Sogno.
    Questa collezione ispirata a William Shakespeare ha abiti dal taglio classico, romantici e adatti alla sposa sognatrice e amante delle tradizioni. I nomi di questi abiti sono: Antonio e Cleopatra, Una notte di mezza estate, La dodicesima notte, Re Lear, Shakespeare in love.
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    Nella fotogallery potete ammirare alcuni abiti delle tre collezioni Fabio Gritti Couture.

    Parole di Irene